(f.e.) Alessandro Antonelli, prima di lasciare l’aula in cui non s’è svolto il consiglio dell’Università Agraria, è molto chiaro e rilancia al centrodestra la palla, parlando a chiare note di una “spiata” giunta dalle file dell’opposizione. “Abbiamo appreso da un consigliere di centro destra, munito di senso di responsabilità, della tattica vile che si stava attuando: fare iniziare il consiglio per poi far venire meno il numero legale grazie alla connivenza di chi agisce nel torbido, al fine di indurre una nuova convocazione e perdere altro tempo. – le parole del Presidente – Li abbiamo anticipati facendo venir meno il numero legale prima dell’appello, garantendo così l’approvazione il giorno successivo. Abbiamo agito a difesa dei lavoratori e a difesa del patrimonio dell’ente alla faccia di chi vuole giocare con la politica”. Dure, quindi, le parole rivolte, anche senza far nomi, al consigliere di maggioranza Leoncelli, non presentatosi in aula.
E molto critico con Antonelli è Giovanni Guarisco, fuorisciuto dalla maggioranza, che parla senza mezzi termini di “una brutta pagina della politica locale”. “Antonelli ha accelerato all’inverosimile il consiglio con il delicato punto sulla Maretour – prosegue Guarisco – ma poi non è riuscito a mantenere la maggioranza. Nella commissione dei capigruppo, aveva chiesto di soprassedere dal discutere in fretta e furia il provvedimento dando modo ai consiglieri di capire a fondo le problematiche che riguardano la struttura, rimandando la trattazione; tutto ciò ci è stato negato con forza e con una fretta incomprensibile. Voglio sperare che, come tutti i provvedimenti che fa Antonelli, anche questo sia limpido e legittimo. Abbiamo chiesto l’istituzione di una commissione che prendesse in esame lo stato della struttura per capire anche rispetto agli obblighi e agli adempimenti che aveva la Maretour. Su questo però Antonelli non ci vuole sentire. Nessuna strumentalizzazione, solamente volontà di comprendere nel dettaglio la situazione anche perché nel corso degli anni Antonelli ha già gestito la transazione, prima del 2010 ha gestito le istanze del soggetto ed ora rigestisce questo nuovo provvedimento. Ha dimostrato una totale mancanza di rispetto nei confronti dell’opposizione, evitando il confronto e ponendosi molto molto male”.
Alla minoranza la soluzione del rinvio lascia rabbia e amarezza. “Antonelli è più di un consiglio che non ha una maggioranza solida e più volte con grande senso di responsabilità gli abbiamo mantenuto il numero legale – le parole di Manuel Catini – Questa volta deve staccarsi dalla poltrona e dimettersi: ha dimostrato di non avere i numeri. Un teatrino di bassa lega che non fa altro che acuire le profonde lotte interne del Pd dove non ci sono né vinti né vincitori ma a rimetterci è l’intera cittadinanza”.
“Non è vero che noi volevamo alzarci e abbandonare l’aula ma volevamo solo discutere – chiude Marco Fiaccadori – Non siamo contro la Maretour ma dobbiamo mantenere una posizione che garantisca tutte le parti. Domani sera (n.d.r. mercoledì sera) si riuniranno e la faranno passare, ma questa fretta ci insospettisce. Come opposizione con la “datio in solutum” abbiamo dimostrato grande senso di responsabilità, tutelando gli interessi dell’Ente, questa volta però la fretta e la palese agitazione del Presidente Antonelli ci fanno sorgere dei dubbi”.