Riceviamo e pubblichiamo
Il natale appena passato, nostro malgrado, ci impone delle riflessioni, del resto il periodo per definizione è il periodo utile ai bilanci. Il bello è che ognuno è libero di viverlo come meglio lo aggrada, chi si getta sui consumi sfrenati, chi investe tempo e denari in libagioni eccessive, chi scappa il più lontano possibile,chi decide in modo meno laico di viverlo accanto alla sua comunità religiosa.
Il punto è, come, chi ha responsabilità pubbliche, deve vivere il natale insieme ai suoi concittadini? È evidente che su questo la sfera personale si annulla nel rispetto della comunità che si è deciso di voler rappresentare. E le scelte che si fanno sono giuoco forza scelte culturali. Sono il segno inequivocabile di valori e contenuti che si vogliono rappresentare nell’esercizio della propria funzione pubblica.
Per quanto mi riguarda, nell’esercizio di questa funzione, al primo posto dovrebbero venire le famiglie e i nostri figli. E ogni iniziativa utile da parte di qualsivoglia pubblica amministrazione dovrebbe tenere conto di questa priorità. Tanto è che si dovrebbe pesare a spettacoli, eventi, utili al coinvolgimento dei nostri ragazzi e dei loro genitori magari anche attraverso il coinvolgimento delle scuole. Per esempio circhi di piazza, spettacoli per bambini, magari da fare al teatro di Tarquinia, peccato che ancora non lo abbiamo dopo circa dieci anni dall’
inizio lavori. Insomma tutto quanto è utile per coinvolgere le famiglie.
Esattamente tutto il contrario rispetto a quanto accaduto a Tarquinia, dove le poche iniziative a firma del tuo assessorato, caro Sandro Celli, sono andate esattamente all’opposto. Del resto, la bassa affluenza di pubblico ai concerti di musica classica da te organizzati, mi pare cinque, sono il termometro dell’errore di valutazione da te fatto. E come al solito gli eventi organizzati dalle varie associazioni presenti a Tarquinia,compresa quella del presepe vivente, sono state di gran lunga più apprezzate delle tue.
Ora mi aspetto la scontata replica circa la esiguità dei fondi a tua disposizione, sebbene anche i concerti da te proposti hanno avuto un costo. Forse, se avessi preso in considerazione, con più attenzione e meno disfattismo, la proposta fatta da un gruppo di una decina di associazioni, capofila la Pro Loco ed il Pro Tarquinia, che spontaneamente, sulla base dello spirito della collaborazione e della razionalizzazione delle risorse economiche ed umane, erano riuscite a creare, a costo zero, un calendario di iniziative volte ai bambini ed alle famiglie (unico costo per l’Amministrazione, di cui non vi siete voluti fare carico, sarebbe stato il montaggio e lo smontaggio delle strutture), oggi non saremmo qui con il rammarico di non avere fatto vivere, almeno ai nostri figli, un Natale meno austero.
Segreteria PDCI di Tarquinia
Silvia Boschi
Luigi Caria