Riceviamo e pubblichiamo
Il sindaco e tutta la maggioranza della passata amministrazione, hanno miscelato le acque, senza risolvere il problema arsenico, ora però non credano di miscelare le idee dei Tarquiniesi accusando altri dell’ emergenza. Mazzola dichiara sulla stampa che “L’Italia è il paese delle urgenze e delle emergenze irrisolte”, cercando di allontanare le proprie responsabilità verso la Regione Lazio e la Provincia di Viterbo, quando ormai tutti sanno che il problema Arsenico non nasce 2 anni fa.
Come consigliere comunale nel 2010 presentai una mozione sul tema dell’Arsenico che venne accolta, ma disattesa visto che “disponeva immediatamente il rifornimento di acqua dearsenificata da fonti alternative, anche con autobotti: alle scuole, agli asili-nido, agli ospedali, alle industrie alimentari, a tutti gli esercizi pubblici, alle donne in gravidanza, ai malati, ai bambini e ai neonati; approntare immediatamente impianti mobili di dearsenificazione, che possano successivamente diventare definitivi ..”
La mozione fu approvata con l’aggiunta di un emendamento voluto dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio, Alessandro Dinelli, lo stesso che in una forma di amnesia politica, oggi dimentica che anche lui non ha voluto risolvere il problema Arsenico a Tarquinia.
Alessandro Dinelli aggiunse al testo un emendamento che oggi suona come un impegno disatteso: “Qualora vi sia un superamento, anche minimo dei valori consentiti, il Sindaco si impegna ad intervenire mediante la ricerca di risorse per la realizzazione di impianti di dearsenificazione”.
Il Sindaco mi additò spesso come allarmista, mentre spendeva soldi per opere pubbliche senza mai pensare ad un impianto centralizzato di dearsenificazione, preferendo arrivare fino all’emergenza di non potabilità.
C’è una cosa che sicuramente l’amministrazione Mazzola non ha fatto, chiedere scusa ai cittadini per aver messo a rischio la loro salute, per inerzia e trascuratezza sul problema, perché di soldi ne sono passati tanti sotto le mani della passata amministrazione, soldi che hanno pesato gravemente sulla salute dei cittadini, che se spesi per la soluzione di un problema potevano avere un senso, invece no, la maggior parte spesi per opere secondarie, sicuramente alla salute.
Per il Bene di Tarquinia
Marco Tosoni