Riceviamo e pubblichiamo
Servizio legna da ardere. Il consigliere dell’Università Agraria Manuel Catini attacca le modalità con le quali è stato previsto il servizio, illustrandone nel dettaglio tutte le criticità. “Premesso che mi trovo assolutamente d’accordo con i tagli a quei servizi che non sono necessari per l’Ente, mi domando se il servizio di erogazione della legna da ardere così come pensato, possa essere veramente funzionale per tutti gli utenti. – attacca Catini – Ad esempio chi è impossibilitato a ritirarla, ovvero persone anziane, utenti che non possiedono un mezzo adeguato non hanno alcuna possibilità di usufruire di un servizio che deve essere garantito a tutti”.
Il consigliere fa anche un paragone con gli anni passati. “Lo scorso anno l’allora vicepresidente Pierangelo Conti lodava pubblicamente il suo operato parlando di un servizio che, riducendo i costi al lumicino aveva trovato l’apprezzamento della popolazione soprattutto per i servizi accessori previsti, quali la consegna a domicilio con annessa sistemazione ed i tagli per tutte le qualità. A distanza di un anno l’assessore Boni parla di questi servizi come non necessari poiché insistevano in maniera importante sull’aumento del prezzo e ponevano in concorrenza l’Ente con le altre realtà imprenditoriali private insistenti sul territorio, snaturando l’essenza stessa del servizio. Delle due l’una. Ho come l’impressione che ci si nasconda troppo spesso dietro ai tagli quando non si riesce a provvedere ad un servizio efficiente che possa accontentare tutta l’utenza. Un servizio, così come presentato che penalizza l’utente e non tiene conto delle possibili difficoltà che i cittadini possono incontrare”.