Montalto, Socciarelli replica: “La moratoria non è una soluzione: il disastro lo hanno fatto le autorizzazioni delle precedenti amministrazioni”

Emanuela Socciarelli

Riceviamo da Emanuela Socciarelli, Sindaco di Montalto di Castro, e pubblichiamo

“Ricordo bene il 26 novembre 2024, giorno in cui fu approvato l’atto sugli impianti FER. E ricordo con la stessa chiarezza le lunghe, spesso accese, discussioni avvenute nei tavoli politici. Tutte le forze del territorio furono coinvolte: volevamo che ogni cittadino fosse rappresentato.

Purtroppo, non tutti hanno dimostrato lo stesso senso di responsabilità. In molte occasioni, alcuni consiglieri di minoranza furono assenti o si distinsero per polemiche e ostruzionismo. Un atteggiamento che ha rallentato il percorso e causato ritardi evitabili.

Ho sempre detto – e lo ripeto oggi – che la moratoria non era la strada corretta. E questa non era solo la mia posizione: fu condivisa anche dall’avvocato del Comune presente ai tavoli e da altre forze politiche, quali Forza Italia e UDC. Nel tentativo di costruire una sintesi, e di dimostrare unità di intenti per la salvaguardia del territorio, anche l’opposizione – come ricordato dal consigliere Di Giorgio – partecipò all’approvazione di un documento che, pur non soddisfacendo nessuno completamente, rappresentò un passo avanti concreto per il territorio.

È utile ricordare anche ciò che scriveste nella PEC (Prot. N. 30936/2024 del 04/11/2024): secondo voi non era opportuno lavorare sul documento aree idonee, e che (testuale) “l’istanza di moratoria appare l’iniziativa più adeguata al momento, anche se restiamo dell’idea che si tratta di un atto che rischia di avere poco seguito”.

A conferma di quanto sopra, in questi ultimi giorni abbiamo letto la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la moratoria della Sardegna contro gli impianti FER, e la pronuncia del TAR Lazio che ha dichiarato l’illegittimità della delibera regionale n.171/2023, il tutto a conferma di quanto abbiamo cercato di spiegarvi.

Nel frattempo, ho ricevuto attacchi personali, due denunce, una mozione di sfiducia. Sono ancora qui. Non ho abbandonato, come ha fatto chi ha lasciato il proprio incarico dopo appena un anno, cercando poi di scaricare le proprie scelte sulla maggioranza.

Un amministratore si vede nei momenti di difficoltà. E noi, nei momenti più complessi, abbiamo reagito con metodo, competenza e lavoro sinergico tra uffici. Abbiamo affrontato criticità reali, senza proclami ma con azioni concrete.

A chi oggi scrive articoli cercando di addossare colpe a questa amministrazione, ricordo che l’errore originario fu nella fase autorizzativa: sono stati approvati decine di impianti fotovoltaici senza comprendere cosa si stesse approvando, senza valutarne gli impatti sul territorio e né si cercarono soluzioni alternative che evitassero l’impatto su quartieri e strade, come nel caso del Quartuccio.

Abbiamo preso in mano la situazione e continueremo a farlo, con determinazione e serietà, pur sapendo che la normativa nazionale non attribuisce alcun potere ai Comuni per fronteggiare la transizione energetica, e con essa la continua realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici su tutto il territorio. Ringrazio sinceramente tutti i dipendenti comunali per l’impegno costante. Che piaccia o no, andiamo avanti. Mentre qualcuno si è fermato, noi siamo ancora qui. E non ci fermiamo”.