
Riceviamo dalla Provincia di Viterbo e pubblichiamo
Il consiglio provinciale di Viterbo ha approvato all’unanimità una delibera di fondamentale importanza per la tutela del territorio e delle sue vocazioni produttive e ambientali. Il provvedimento introduce criteri rigorosi per l’individuazione delle aree idonee e non idonee alla localizzazione di nuovi impianti di smaltimento e recupero rifiuti, rafforzando la salvaguardia delle zone di pregio agricolo, storico e paesaggistico della Tuscia.
La delibera adottata dal consiglio provinciale ribadisce in modo netto la volontà dell’ente di preservare il territorio da interventi non compatibili con le sue peculiarità. Qualsiasi nuova proposta di localizzazione di impianti di smaltimento dovrà rispettare criteri più stringenti rispetto al passato, prevedendo una distanza minima di tre chilometri da siti di rilevanza storica, aree residenziali, edifici sensibili e zone agricole di particolare pregio.
Nelle valutazioni relative a nuovi impianti, gli uffici provinciali dovranno attenersi al sistema di previsione del piano provinciale di gestione dei rifiuti (PPGR), assicurando che ogni decisione sia coerente con gli obiettivi di tutela ambientale e sanitaria stabiliti dall’ente. L’amministrazione provinciale, nel tempo, si è già dotata di un piano di individuazione delle aree idonee e non idonee, e questa delibera rappresenta un atto di ripresa di coscienza da parte del consiglio, nonché un’azione qualificante sotto il profilo politico e amministrativo.
Un aspetto centrale del provvedimento riguarda la protezione delle aree agricole della Tuscia, in particolare di quelle destinate a colture di qualità certificata, come vigneti DOC e DOCG, oliveti e produzioni biologiche. Il piano stabilisce che queste zone siano considerate fattori escludenti per la localizzazione di discariche, prevedendo vincoli ancora più stringenti rispetto alla normativa regionale.
“Con questa delibera – dichiara il presidente della provincia, Alessandro Romoli – diamo un segnale chiaro: la provincia di Viterbo non intende accettare nuove aperture di impianti di smaltimento rifiuti che possano compromettere il territorio. Non solo rivendico con orgoglio questo provvedimento, ma lo considero un atto di coraggio e, al tempo stesso, un dovere verso il nostro territorio. Abbiamo definito criteri stringenti che vincolano ogni futura richiesta di autorizzazione, per garantire la tutela dell’ambiente e delle attività produttive locali.”
La provincia di Viterbo ha più volte ribadito la propria posizione rispetto all’insediamento di nuovi impianti, in considerazione del fatto che è l’unica provincia a raccogliere anche i rifiuti della capitale, risultando autonoma sotto tutti i profili. La delibera conferma e integra le disposizioni del PPGR approvato con deliberazione n. 12 del 19 gennaio 2024, frutto di un percorso di confronto istituzionale che ha coinvolto le autorità competenti e gli enti locali. Il provvedimento sarà ora sottoposto alla valutazione della regione Lazio per l’attivazione della procedura di valutazione ambientale strategica (Vas), passaggio essenziale affinché le nuove disposizioni diventino pienamente operative.
