Tarquinia, dura polemica di Gioventù Nazionale sul Cardarelli: “Così diventa palcoscenico di propaganda anti-Meloni”

Riceviamo da Gioventù Nazionale Tarquinia e pubblichiamo

Apprendiamo con profonda amarezza quanto sta avvenendo presso l’IISS Vincenzo Cardarelli di Tarquinia.

La scuola in questione diventerà, il prossimo venerdì 7 Marzo, un vero e proprio palcoscenico in cui portare avanti una vergognosa propaganda anti-Meloni da parte di individui come Davide Coppo, scrittore del libro “La parte sbagliata”. È scontato che nel romanzo di ispirazione autobiografica la parte “sbagliata” è quella della destra.

Il Cardarelli infatti si politicizza a tutti gli effetti e induce automaticamente gli studenti ad un pensiero di rabbia nei confronti della maggioranza di governo. Ciò si evince dalle innumerevoli interviste rilasciate da Coppo nelle quali ad esempio, alla domanda del giornalista se Coppo definirebbe l’attuale Governo fascista, non si limita a rispondere positivamente su “alcuni ministri” ma incalza il Vice Premier Salvini definendolo “pericoloso”, non sorprende quindi leggere l’autore parlare di Giorgia Meloni come un “subdolo avversario politico”, ma sorprende sicuramente apprendere che l’autore sarà protagonista di un incontro politico organizzato da una scuola e rivolto agli studenti della stessa.

Riteniamo quindi dovuto che il fine di Davide Coppo non sia solamente quello di screditare il Presidente del Consiglio Meloni e tutta la sua classe dirigente, ma anche quello di demonizzare tutti quei ragazzi ragazze che liberamente scelgono di intraprendere un cammino militante all’interno della destra giovanile.

Il fatto ancora più grave in tutto ciò, ma è doveroso ripeterlo, è che la Dirigenza dell’Istituto, seguendo la linea di un tacito assenso, prescriva agli studenti di acquistare il libro e assistere ad una conferenza che assume a tutti gli effetti un carattere puramente di indottrinamento.

Riteniamo, a differenza di chi vorrebbe indottrinare le menti degli studenti, che luoghi come la scuola debbano educare i ragazzi a sviluppare un loro spirito critico attraverso dibattiti e momenti che stimolino il loro senso civico e morale all’insegna di un amore sconfinato per la propria terra e per la propria Nazione, non conferenze che hanno una chiarissima finalità politica di parte.