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Un team di studenti della Facoltà di Giurisprudenza della Sapienza ha ottenuto un risultato storico nei round nazionali della Philip C. Jessup International Law Moot Court Competition, la più prestigiosa competizione di simulazione processuale in diritto internazionale, arrivando in finale e conquistando l’accesso agli International Rounds, che si terranno a Washington dal 29 marzo al 5 aprile. Nel team dell’università romana, anche la studentessa tarquiniese Flaminia Cardinali.
Flaminia, al quarto anno di Giurisprudenza, è infatti tra i dieci studenti che, saputo dell’opportunità, si sono iscritti alla competizione. “E sin da ottobre abbiamo cominciato a prepararci – spiega – iniziando a studiare il caso che era al centro del concorso e preparando via via le memorie: un lavoro fatto dividendoci in gruppi, per quattro grandi aree tematiche, e che praticamente affrontavamo per la prima volta nella nostra carriera di studio”.
Un confronto con oltre 550 facoltà di tutto il mondo
La fase italiana della competizione si è svolta a Bologna dal 5 all’8 febbraio e ha visto la partecipazione di squadre provenienti da diverse università del Paese: il team della Sapienza si è arreso solo a quello della Statale di Milano, ottenendo comunque il pass per la fase finale negli Stati Uniti che coinvolgerà oltre 550 facoltà di giurisprudenza da circa 80 nazioni. Come a Bologna,
i partecipanti saranno protagonisti di una simulazione, naturalmente in lingua inglese, di un procedimento davanti alla Corte internazionale di giustizia, avendo di fronte esperti – docenti, avvocati, giuristi – di diritto che simulano il ruolo di giudici.
“Sarà un’esperienza tosta – immagina Flaminia – a confronto con tanti studenti da ogni parte del mondo, alcuni madrelingua. Noi faremo il massimo, sicuri come siamo della nostra conoscenza del diritto, cercando di mostrarla con riverenza e personalità, costruendo con i giudici un dialogo che sottolinei i punti forti e stemperi quelli deboli”.
Un’esperienza formativa per il futuro
L’esperienza, per la studentessa di Tarquinia, non è solo una soddisfazione accademica e un’opportunità in vista del futuro, ma anche l’occasione per acquisire consapevolezze ed esperienza. “Vivere questi mesi mi conferma che quella del diritto internazionale è la strada giusta per il mio futuro – spiega – e sarà un tassello importante, d’ora in poi, sul mio curriculum. Ma, soprattutto, è stata l’opportunità per affrontare compiti che in aula sinora non avevamo mai incontrato. Proprio per questo, per il bagaglio di esperienza e pratica che comporta, consiglio a tutti di fare esperienze simili”.
Il team della Sapienza, oltre che da Flaminia, è composto da Claudia Antonini, Carla Bongiovanni, Flaminia Cardinali, Flaminia Cesaretti, Sofia Esposito, Simone Fubelli, Ludovica Galterio, Sara Longhi, Michele Purgatori e Vincenzo Langella, sotto la guida della docente di Diritto internazionale Alessandra Gianelli, con il supporto dei ricercatori Giulio Fedele e Mattia Mozzaglia. Per l’ateneo romano si tratta della prima volta nella sua storia in cui riesce ad accedere alla fase internazionale della Jessup Competition, un traguardo significativo considerando che l’università partecipa alla competizione solo da quattro anni.
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