Tarquinia, Massimo Luccioli selezionato alla Biennale di Ceramica di Aveiro in Portogallo

Riceviamo da Piero Rosati, Consigliere Comunale Gruppo AVS, e pubblichiamo

Ci giunge notizia che un artista contemporaneo che opera a Tarquinia, Massimo Luccioli, sia stato invitato con un suo lavoro, “Geografia immaginale”, alla 17a Biennale di Ceramica di Aveiro. L’affascinante città, situata nella regione centrale del Portogallo e conosciuta come la “Venezia del Portogallo” per via dei suoi numerosi canali e ponti, ospiterà la biennale a partire dal prossimo maggio 2025.

La biennale è presieduta da Wan Liya in rappresentanza dell’Accademia internazionale di ceramica e vede nella giuria tra gli altri Nele van Wierringen, Patrice Jarque e Alda Tomàs. La giuria ha avuto il complesso e impegnativo compito, a causa del numero e della qualità dei lavori visionati (488 artisti e 782 opere in rappresentanza di 62 nazionalità diverse), di selezionare gli artisti che nel panorama della ceramica contemporanea fossero i più significativi per ricchezza e diversità in termini di approcci al materiale ceramico e all’interpretazione artistica. L’opera di Massimo Luccioli “GEOGRAFIA IMMAGINALE” è tra queste.

Un riconoscimento importante per un artista che da anni oramai è punto di riferimento di un movimento artistico legato alla ceramica e all’arte contemporanea. Un artista che ha saputo proiettare nel futuro la grande maestria ceramista che inizia con gli etruschi, popolo che ha abitato le terre da cui viene il nostro e che sono fonte di ispirazione costante nel tempo di una nutrita schiera di artisti di Tarquinia. Un riconoscimento, per fortuna non tardivo per Massimo Luccioli e non certamente nuovo.

Già nel luglio 2023, alla 62a edizione del premio “Faenza Biennale Internazionale della Ceramica d’Arte”, una giuria composta dalla direttrice del museo internazionale della ceramica di Faenza, la dottoressa Claudia Casali, la dottoressa Judith S. Schwartz del museo della ceramica di New York, il dottore Ranti Tijan della Royal Academy of Art di Den Han dell’Aia, il dottor Tomohiro Daicho curatore del Momak di Kyoto e infine la dottoressa Irene, nella valutazione di 1101 opere di 723 artisti rappresentanti 60 nazioni, ne avevano selezionati 70, tra cui il nostro Massimo Luccioli, come artisti e opere meritevoli di essere esposti alla importante biennale di Faenza, considerandoli per il momento il meglio della scultura ceramica italiana.

C’è di che essere orgogliosi dell’artista Massimo Luccioli e di questa terra controversa e pervasa da mille contraddizioni e contrasti che, tuttavia, continua a partorire personalità e artisti nel campo della cultura, della musica e dell’arte di grande qualità. Viene da dire che, se è vero che la cultura ci salverà come molti affermano, loro sono una vera avanguardia di speranza.