Riceviamo da Luigi Caria, segretario provinciale PCI, e pubblichiamo
Stiamo ormai alle porte della primavera 2025 e purtroppo ancora non si vedono lavori per aiutare il nostro mare. Con il periodo estivo alle porte e l’afflusso di turisti sulle coste di Tarquinia i depuratori che stanno lungo il fiume Marta non stanno funzionando: secondo Legambiente, che opera il monitoraggio dei mari con Goletta Verde, in Italia il 25% delle acque di fogna viene scaricato in mare, nei laghi e nei fiumi senza essere opportunamente depurato.
A seguito di controlli effettuati dalle vecchie amministrazioni provinciali, avevano accertato che lungo il fiume Marta gli impianti di depurazione comunali presenti lungo il tragitto del fiume non funzionano, sono emerse delle palesi criticità di gestione degli impianti di depurazione. Ad oggi ci dobbiamo mobilitare immediatamente per cercare di risolvere il problema e cercare di migliorare il nostro lido.
Gli impianti di depurazioni che stanno lungo il fiume Marta e i suoi affluenti non sono regolarmente smaltiti e si trovano depositati nei letti di essiccazione causando un non opportuno ciclo depurativo dei reflui fognari, con conseguente trascinamento allo scarico finale, confluente nel Fiume Marta. L’immissione in ambiente di questi geni e batteri resistenti agli antibiotici attraverso i reflui urbani, industriali e di produzioni zootecniche non viene considerata dalla legislazione attuale. Sono alcuni anni che parliamo del rischio degli abusi di antibiotici, soprattutto negli allevamenti. Adesso dobbiamo farci i conti. Alcuni cittadini mi hanno chiesto di prendere posizioni sulla qualità delle acque balneari con particolare riferimento alle acque del nostro mare. Possiamo dire, innanzi tutto, che il mare è sporco perché il sistema dei depuratori non funziona proposito dello stato di salute di questo tratto di mare, una componente importante per tutto il settore del turismo ed il suo indotto già in condizioni normali.
Nascondere l’evidenza non aiuta a crescere un territorio già devastato da un punto di vista ambientale. Comuni, Provincia, avrebbero già da tempo dovuto sistemare i depuratori che scaricano nel fiume Marta. “Non è possibile continuare in questa maniera. Le risorse non sono mancate e non mancano. Quello che manca è un minimo di coordinamento fra tutte le strutture e le istituzioni preposte, perché nella nostra Provincia ancora abbiamo un sistema depurativo antiquato ed obsoleto che non è in grado di dare risposte ad un territorio che durante il periodo estivo vede la sua popolazione triplicate! Le presenza dell’estate 2025 si spera che sia buona e per questo chiedo che ci metta in moto per cercare di migliorare, perché un mare pulito significa tanta presenza turistica e sarebbe più sviluppo e economia per Tarquinia.