Il Comune di Pitigliano presenta la stagione teatrale 2024-2025: apertura con Moni Ovadia il 14 dicembre

Riceviamo e pubblichiamo

Si chiama “Direzioni” la stagione teatrale 2024-2025 del Comune di Pitigliano che porterà in scena al teatro Salvini cinque spettacoli da dicembre ad aprile. L’apertura, sabato 14 dicembre, alle ore 21, vedrà protagonista Moni Ovadia, in “Cabaret Yiddish”; seguirà domenica 26 gennaio, alle ore 18, “Age Pride” con Alessandra Faiella; venerdì 21 febbraio, alle ore 21, “Nives” con Sara Donzelli e Sergio Sgrilli; domenica 23 marzo, alle ore 18, “Piccole donne crescono?” con Anna Meacci, Daniela Morozzi, Chiara Riondino; sabato 12 aprile, alle ore 21, “Ismene” con Flavia Pezzo e Massimo Bevilacqua.

Intanto parte la campagna abbonamenti dal 13 novembre fino al 13 dicembre. La stagione teatrale è promossa dal Comune in collaborazione con il Centro Culturale Fortezza Orsini, e il cartellone degli spettacoli è curato da Ad Arte Spettacoli di Lorenzo Luzzetti e Federico Babini. Il Comune ringrazia Panificio Celata e l’azienda vitivinicola Villa Corano che omaggeranno gli artisti delle compagnie teatrali con i loro prodotti.

Come nelle precedenti nel foyer del teatro esporranno degli artisti locali.

“Il teatro è un luogo privilegiato di incontro e di riflessione – afferma Irene Lauretti, assessore alla cultura di Pitigliano – è lo spazio sospeso tra sogno e realtà, a cui poter attingere per arricchire la comprensione del mondo e di noi stessi. Anche questa stagione teatrale offre molteplici spunti di riflessione grazie ad un programma avvincente, articolato e di qualità, proposto dal Comune con la collaborazione di Arte spettacoli di Lorenzo Luzzetti e Federico Babini, che sono una garanzia nella scelta delle compagnie.”

“Pitigliano è un comune di 3700 abitanti che garantisce in diversi ambiti un’offerta al pari delle città. –aggiunge il sindaco Giovanni Gentili – Uno di questi è la cultura grazie alla scelta politica che abbiamo fatto di investire in una stagione teatrale che è un punto di riferimento per un vasto comprensorio. Investiamo nel teatro ogni anno 30mila euro portando compagnie e spettacoli di altissima qualità”.

Ecco il programma: sabato 14 dicembre, alle ore 21, Moni Ovadia, in “Cabaret Yiddish”, uno spettacolo fatto di storie, musica, canti, aneddoti e citazioni nella geniale atmosfera da cabaret, per far conoscere al grande pubblico la lingua e la cultura Yiddish, quell’inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno, che rappresenta la condizione universale dell’Ebreo errante, il suo essere senza patria sempre e comunque. Uno spettacolo che “sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e di sinagoghe”. Tutto questo è ciò che Moni Ovadia chiama “il suono dell’esilio, la musica della dispersione”: in una parola della diaspora. Ad accompagnarlo la musica dal vivo di un ensemble di bravissimi musicisti: Paolo Rocca al clarinetto; Michele Gazich al violino; Giovanna Famulari al violoncello; Nicu Nelutu Baicu alla fisarmonica; Mauro Pagiaro (suono). (Carvino Produzioni).
Domenica 26 gennaio, alle ore 18, “Age Pride” con Alessandra Faiella; Chiara Piazza al violoncello per la regia Emanuela Giordano. Una produzione Teatro Franco Parenti. Tratto dall’omonimo libro di Lidia Ravera ed. Einaudi, nello spettacolo attraverso la confessione (anche molto ironica) del proprio conflittuale rapporto con l’età che avanza, rivendica la maestosa allegria celata nella maturità e prova a raccontare come il tempo, da nemico che striscia alle tue spalle aspettando una resa incondizionata, può trasformarsi in un alleato che ti regala una libertà imprevista e una vera rivoluzione interiore. Alessandra Faiella, protagonista di questa inedita versione teatrale, coinvolge (e travolge) il pubblico con sincerità imprudente e provocatoria. Chiama le cose con il loro nome, sgominando ogni stereotipo mortifero. Si ride? Molto. Ci si commuove? Per forza!
Venerdì 21 febbraio, alle ore 21, si terrà lo spettacolo Nives dell’Accademia Mutamenti -Muta Imago, con Sara Donzelli e Sergio Sgrilli, dal romanzo di Sacha Naspini, scrittore grossetano ormai tradotto in tutto il mondo, che immerge i suoi romanzi in una cultura contadina stralunata e feroce. Nives è un romanzo che cattura, sorprende e non ti lascia dall’inizio alla fine; è la storia di una donna, rimasta sola nella sua tenuta dopo la morte improvvisa del marito. Unica compagnia una gallina zoppa, che si incanta davanti alla réclame del Dash in Tv. Nives chiama così Loriano Bottai, il veterinario del paese. Inizia una telefonata fiume nella quale si scoperchiano due intere esistenze. Tra riletture di fatti lontani nel tempo e vecchi rancori si scoprono gli abissi di amori perduti, occasioni mancate, svelamenti difficili da digerire in tarda età.
Domenica 23 marzo, alle ore 18 “Piccole donne crescono?” ispirato al testo di L.M. Alcott, n progetto di e con Anna Meacci, Daniela Morozzi, Chiara Riondino a cura di Catalyst – Lo Stanzone delle apparizioni per la regia di Matteo Marsan. Daniela Morozzi, Anna Meacci e Chiara Riondino, che ha composto anche testi e musica originali, sono le protagoniste di un testo brillante e commovente, a tratti parodistico e irriverente. Loro anche la scrittura drammaturgica che resta fedele al romanzo, seppur destrutturandolo nel linguaggio e nella tessitura generale. Jo, Meg, Amy e Beth tentano, ognuna a modo suo, di trovare il loro posto nel mondo anche a costo di infrangere le leggi che stabilivano quale fosse la condotta appropriata a una donna. Le sorelle March rappresentano da sempre “l’incessante lotta anche interiore per trasformare la femminilità in qualcosa di meno piccolo”. Esattamente come noi, ancora oggi.
Sabato 12 aprile, ore 21, Ismene di Ghiannis Ritsos con Flavia Pezzo e Massimo Bevilacqua a cura di Krypton. Ismene è uno dei 17 monologhi drammatici contenuti in Quarta dimensione, il capolavoro del grande poeta greco Ghiannis Ritsos. Fulvio Cauteruccio dirige un’opera che parte dal mito greco e arriva alle viscere della contemporaneità. Ismene, interpretata da Flavia Pezzo, è la quarta figlia di Edipo, figura evanescente e personaggio secondario nel mito, sorella della celebre Antigone. Rimasta ai margini della notorietà della famiglia di origine segnata dall’orrore, la protagonista denuncia uno ad uno i congiunti ed il contesto che ha determinato la rovina nella quale è precipitata. Fulvio Cauteruccio nella sua regia unisce la parola con la musica di grandi artisti, dai Depeche Mode ai CCCP e CSI, da Johnny Cash a Edith Piaf e Nancy Sinatra, in un lavoro che diviene una sorta di Opera Rock dove le sonorità di chitarre e sintetizzatori si intersecano con le parole più antiche e universali del mondo.

CAMPAGNA ABBONAMENTI nel Foyer del Teatro Salvini a Pitigliano piazza Garibaldi 17 a partire dal 13 novembre fino al 13 dicembre. Abbonamento a 5 spettacoli Platea (settore A) > intero € 65 / ridotto € 55; Galleria (settore B) > intero € 55 / ridotto € 45

Prevendita biglietti on line su Https//salvini.adarte.18tickets.it dal 2 dicembre e nel foyer del Teatro Salvini da una settimana prima dello spettacolo il mercoledì ore 10.30 – 12.30 e il venerdì ore 17.30 – 19.30; il giorno prima dello spettacolo dalle 17.30 alle 19.30; il giorno dello spettacolo un’ora prima dell’inizio. Platea (settore A) > intero € 16 / ridotto € 13; Galleria (settore B) > intero € 13 / ridotto € 11. Riduzioni: sotto i 25 anni e sopra i 65 anni di età
Per info e prenotazioni 350 038 26 85.