Riceviamo da Alberto Tosoni e pubblichiamo
Quale ex Presidente dell’Università Agraria di Tarquinia, mandato ricoperto per tutto l’anno 2023, attendevo con ansia la certificazione dei dati economici che hanno interessato il mio mandato, risultati che in pratica solo il documento Bilancio Consuntivo può attestare; un documento che in sintesi è una valutazione complessiva di una gestione economica dell’Ente volutamente affrontata, come Amministrazione, sulla base delle priorità impellenti e improcrastinabili che la situazione finanziaria imponeva.
Nessuna sorpresa per me sui risultati raggiunti dall’Amministrazione uscente, ma la condivisione della soddisfazione percepita è un dovere che merita una squadra che si è posta a servizio del mandato con spirito e dedizione, senza compensi ma con il solo intento di fare e costruire, ed in essa includo anche l’Amministrazione Borzacchi, un risultato che merita soprattutto la cittadinanza che ci aveva demandato alla gestione con la mia elezione a Presidente.
Il bilancio certifica un utile 2023 conseguito di circa 700 mila euro con conseguente accrescimento del patrimonio dell’Ente a fine 2023. Un risultato più che incoraggiante derivante in parte (circa 500 mila euro) dall’abbattimento del debito erariale resosi possibile con l’adesione alla definizione agevolata, svolta cardine della nostra gestione affrontata con le sole casse dell’Ente costretta per il fine ultimo ad utilizzare i soli fondi dell’ordinaria gestione, e senza ricorrere a finanziamenti terzi anche se precauzionalmente comunque reperiti opportunamente lasciati per gli impegni 2024.
Una serie di adempimenti gravosi e cadenzati sono stati onorati e ciò nonostante il peso non ha influenzato per tutto il 2023 il deposito bancario, chiusosi al 31.12.2023 con un saldo attivo di oltre 150 mila euro.
L’Ente nel corso del periodo evidenziato è riuscito a diminuire i debiti verso i fornitori e verso l’Istituto di Credito allontanando contestualmente minacce di esecuzioni alle proprie fonti di reddito anzi liberandola in più da quei pignoramenti gravosi posti su molti contratti, un risultato teso a confermare il fondamentale aspetto di credibilità necessario ed opportuno per il futuro.
Ottimi risultati sono pervenuti anche dalla gestione ordinaria che ha visto crescere il valore della produzione nonostante che i contributi Agea previsti sono stati inferiori, una nota dolente ben conosciuta dal mondo agricolo italiano, così come i costi della stessa produzione sono stati abbattuti di ben 200 mila euro.
Lasciamo un Ente in ripresa con risorse importanti, con un monte debito notevolmente ridotto e questo senza aver provveduto ad aumenti di canoni di corrisposte a discapito degli utenti, senza aver alterato il patrimonio e senza aver omesso pagamenti contributivi come certificatoci dal rilascio del DURC (documento unico di regolarità contributiva). Ribadisco ancora al Presidente Riglietti e a tutta l’Amministrazione vigente l’augurio di un proficuo lavoro a beneficio della comunità.