“La donazione della poltrona per l’oncologia è solo una delle tante azioni intraprese per difendere il nostro ospedale”

Riceviamo dal Comitato “Insieme per l’Ospedale di Tarquinia” e pubblichiamo

Ieri mattina, come annunciato, il Comitato “Insieme per l’Ospedale di Tarquinia”, per conto del Movimento nato per difendere il nosocomio tarquiniese, ha donato la poltrona reclinabile per la somministrazione della chemioterapia al reparto oncologico del nostro ospedale. L’evento ha visto la presenza importante del Sindaco di Tarquinia Francesco Sposetti, accompagnato da altri esponenti della Giunta e del Consiglio Comunale, e per la ASL del Commissario Straordinario dottor Egisto Bianconi, del Primario del reparto di Oncologia dottor Enzo Maria Ruggeri e della Direttrice Sanitaria dottoressa Bernadette Macchione.

Il gesto della donazione, simbolico, molto concreto e reso possibile dai tanti cittadini che hanno contribuito generosamente all’acquisto, è stato preceduto dalle parole scandite da Emanuela Fanelli, che ha ricordato come la donazione della poltrona sia una delle tante azioni intraprese per difendere il nostro ospedale e ha interrogato la dirigenza della ASL sul suo destino.

Il Commissario Straordinario Bianconi ha risposto con parole rassicuranti, garantendo che la sua azione amministrativa è orientata al “potenziamento” del nosocomio di Tarquinia, che egli ritiene strategico nell’ambito dei presidi sanitari territoriali della Tuscia, anche per la domanda aggiuntiva dell’utenza durante l’estate, legata al turismo balneare. Questo comporta la necessità di renderlo più funzionale a allo stesso tempo più attraente ai bravi professionisti di cui ha bisogno. Rientrano in questo disegno i lavori del nuovo Pronto Soccorso e le nuove sale operatorie, che stando alle parole di Bianconi dovrebbero partire a breve. A onor del vero si tratta di lavori da tempo programmati e finanziati. Fanelli ha ricordato che il Comitato continuerà a vigilare a nome del Movimento. Su questa frequenza si è inserito l’intervento del Sindaco Sposetti, che ha voluto affermare che la città per suo tramite fa proprie le ragioni di chi sta difendendo l’Ospedale di Tarquinia e che vigilerà insieme a chi si batte caparbiamente e continua a farlo perché prima e dopo le parole ci sono i fatti. E i fatti parlano di reparti chiusi, di eccellenze chiuse.

Ha chiuso gli interventi il dottor Signorelli, che dirige l’ambulatorio oncologico di Tarquinia. Poche parole, di ringraziamento per la donazione e per la vicinanza di chi ha a cuore le sorti dell’ospedale tarquiniese. Un grande medico, apprezzatissimo dai molti pazienti, da lui seguiti con competenza e umanità, e dai cittadini in genere, che lo conoscono per fama, una fama all’altezza dei tanti medici che nel tempo hanno portato i reparti dell’Ospedale di Tarquinia, anche quelli purtroppo chiusi, a livelli di eccellenza.