Riceviamo e pubblichiamo
Il teatro è da sempre considerato come un rito collettivo che coinvolge la popolazione creando occasioni di incontro, riflessione, catarsi, divertimento e festa. La sua funzione sociale è nota fin dall’Antica Grecia e nella storia, la sua rilevanza, è stata confermata moltissime volte.
Ma quale è il meccanismo profondo che porta le persone in uno stato di empatia dopo aver partecipato ad uno spettacolo dal vivo? Il processo ha sicuramente a che fare con il flusso delle emozioni, percorsi che ognuno di noi sa riconoscere in sé stesso e negli altri ed il sapere che l’altro prova le tue stesse emozioni genera fiducia e benessere. Nello specifico il teatro ha da sempre fondato i suoi percorsi emotivi sui meccanismi “del riso e del pianto”.
Dice, Helmuth Plessner: “Il riso e il pianto rappresentano le opposte reazioni dell’uomo di fronte a ciò che lo tocca, lo colpisce, lo sottrae all’indifferenza”.
Quest’ultima affermazione è alla base della riflessione di Simone Precoma per la stagione teatrale 2024/2025. Elio Germano ha riportato in auge una famosa affermazione dell’ anarchico russo, Alekseevic Kropotkin, che diceva: “se riuscissimo a metterci nei panni degli altri, tanto da sentire gli altri come se fossimo noi, non avremmo più bisogno di leggi”.
“Sono convinto che l’indifferenza sia invece alla base di società che per sopravvivere sono costrette a darsi leggi sempre più stringenti, controlli sempre più soffocanti, regole sempre più asfittiche fino ad arrivare agli stati di polizia ed ai totalitarismi”. Afferma il direttore artistico.
Il teatro in questo senso serve alla società per continuare a farci sentire liberi, umani, empatici, capaci di provare emozioni e sapere che anche le altre persone stanno vivendo lo stesso, in un rito catartico. Fino a quando si ride o si piange è il corpo stesso a stimolare emozioni, che creano pensieri, che generano riflessioni, su sé stessi e sugli altri, che inevitabilmente sottraggono all’indifferenza.
IL PROGRAMMA
Sakuntala – La Passione è il conflitto di Camille Claudel con Rodin, si terrà il 12 Ottobre alle ore 21. Testo di Gennaro Francione, riadattamento teatrale di Demian Aprea. Con la regia di Demian Aprea e Ilaria Sartini. Gli attori protagonisti sono Ilaria Sartini, Demian Aprea, Massimiliano Calabrese, Stefania Visconti, Elisabetta Raoli, Vincenzo Sartini e Marco Micheli. La vita della scultrice Camille Claudel è narrata attraverso una potente rappresentazione teatrale, diventando una metafora di lotta e passione. In un’epoca borghese e maschilista, Claudel emerge come una donna ribelle che cerca di affermarsi in un mondo dominato dagli uomini. Tra amore, arte e follia, il pubblico vivrà l’intensità di una vita dedicata all’arte, culminata tragicamente nella sua reclusione in un manicomio, esplorando così la tensione tra libertà individuale e convenzioni sociali. In collaborazione con Biennale di Viterbo.
Della fisica e dei delitti. Radiodramma in un atto unico, 26 Ottobre, ore 21. Regia di Daniele Achilli, con attori Vera Anelli, Sara Donato, Eleonora Faccenda, Federica Lucci e Barbara Stefanoni. Produzione Fanalino di coda. Ispirato a “I fisici” di Friedrich Dürrenmatt, questo radiodramma ambientato in una clinica psichiatrica propone una riflessione sulle dinamiche di potere e follia. In un mondo dove la finzione si mescola alla realtà, i protagonisti si nascondono dietro travestimenti ed enigmi. L’opera esplora i limiti della scienza e della moralità, culminando in un colpo di scena finale che sconvolge ogni previsione. Un pezzo di teatro denso, che spinge lo spettatore a interrogarsi sui confini tra ragione e follia.
Itaca per sempre, 9 Novembre, ore 21. Adattamento di Alessandra Pizzi Con Enrico Lo Verso e Paola Quattrini. Tratto dal romanzo di Luigi Malerba, questo spettacolo ci propone un’interpretazione intima e umana del ritorno di Ulisse a Itaca. Abbandonando l’epica per una narrazione più psicologica, l’opera esplora i rapporti familiari e l’identità, sottolineando la fragilità e l’incertezza dell’eroe. La colonna sonora live del pianista Mirko Lodedo arricchisce l’atmosfera di introspezione e malinconia. Enrico Lo Verso e Paola Quattrini, dopo vent’anni, tornano a calcare insieme le scene, offrendo al pubblico un’esperienza intensa e commovente.
Il “Mirandolina”, il cavaliere, il marchese e il conte, in scena il 23 Novembre alle ore 21, con la regia di Luca Guerini e interpretato da Antonio Digirolamo, Luca Setaccioli, Romeo Tofani e Isacco Bugatti, è una rilettura contemporanea dell’opera di Carlo Goldoni. La locanda di Mirandolina si trasforma in un moderno centro massaggi gay, dove la protagonista, ora proprietaria del salone, si ritrova al centro delle attenzioni di due clienti, mentre un terzo resta indifferente. Questa commedia brillante e ironica gioca con i temi dell’attrazione e dell’indifferenza, mantenendo intatta la struttura goldoniana e offrendo una riflessione attuale sulle dinamiche dei rapporti interpersonali.
Il Principe dei sogni belli, 7 Dicembre. Regia di Pierpaolo Sepe, Attori: Noemi Francesca e Riccardo Festa. In una provincia lontana dai riflettori, Elio, imprenditore edile, assume Dragon, un giovane ventenne, per organizzare il primo incontro sessuale per suo figlio Bruno, un ragazzo autistico di 23 anni. Il tema della scoperta della sessualità nei disabili, la complessità del rapporto padre-figlio e la tensione tra verità e menzogna si intrecciano in questa storia toccante e profonda, che spinge il pubblico a confrontarsi con i pregiudizi e le aspettative sociali.
Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, con la regia di Valentina Cognatti, è un appuntamento imperdibile per gli amanti del teatro. La rappresentazione, in scena il 19 gennaio alle ore 17:30, si avvale di un cast di attori di talento e di una scenografia coinvolgente. La regia di Cognati, attenta ai dettagli e all’interpretazione del testo, offre una lettura fresca e coinvolgente del capolavoro shakespeariano.
Vecchi Tempi, 15 Febbraio, ore 21. Regia di Francesca Migliore, Attori: Nicola Fabbri e Fabiola Ricci. Un dramma psicologico che mette in scena il ricongiungimento di due vecchie amiche, Anna e Kate, dopo vent’anni. Sotto l’occhio vigile del marito di Kate, Deeley, i ricordi si confondono e i non detti emergono, creando un triangolo amoroso fatto di gelosie, segreti e manipolazioni. Una pièce che scava nelle ombre del passato, esplorando la complessità dei rapporti umani.
Prima della Tempesta, 8 Marzo, ore 21. Regia di Marco Carniti, con: Antonella Civale. Un omaggio alla grande tradizione teatrale italiana del dopoguerra, “Prima della Tempesta” prende ispirazione dal materiale di “La Tempesta” di Shakespeare, come realizzato da Giorgio Strehler e Ezio Frigerio. L’opera celebra il potere evocativo del teatro, che diventa uno strumento di rinascita culturale e artistica.
4,5,6 Morte alla Famiglia! – 17 Maggio, ore 21. Regia di Rinaldo Felli, Attori: Claudia Pellegrini, Manuele Pica, Leonardo Sordi e Remo Stella. Uno sguardo dissacrante sulla disgregazione della famiglia, cuore della società moderna. Mattia Torre, con il suo stile cinico e grottesco, ci porta in un mondo dove l’umorismo si fonde al dolore. L’opera esplora la relazione tra vita e morte, offrendo un’occasione per riflettere sulla condizione umana attraverso il filtro della commedia pirandelliana.
BIGLIETTI E ABBONAMENTI
È possibile acquistare i biglietti dei singoli spettacoli o abbonamento per la stagione, presso: biglietteria Teatro San Leonardo, Underground e sul sito di ArcheoAres (www.eventi.archeoares.it).