“Chiudo, oggi, la mia carriera professionale da “Vigile Urbano”, permettimi di chiamarlo ancora così”: c’è quell’insieme di emozioni, tra la felicità per il traguardo raggiunto e la nostalgia per salutare una professione che per circa quaranta anni ha accompagnato la vita, nelle parole di Massimo De Angelis, che – raggiunti i limiti di età – lascia oggi, primo settembre, il corpo della Polizia Locale di Tarquinia.
“La mia carriera inizia nel lontano 1981 come stagionale – ricorda Massimo – chiamato per il periodo estivo: un’esperienza durata sino al 1987, poi nel marzo 1988 sono stato assunto a tempo indeterminato come vincitore di concorso: ho iniziato come agente semplice e, nel corso dei lunghi quaranta anni di carriera, con conoscenze e abnegazione sono riuscito a ricoprire anche la carica di Comandante, nel 2020, in piena pandemia, per poi dimettermi per ragioni personali”. In questi ultimi anni, poi, De Angelis ha operato come Ufficiale responsabile dell’Ufficio di Protezione civile.
“Nell’ultima stagione estiva – precisa Massimo – con l’unità mobile ho trascorso i sabati e le domeniche a Sant’Agostino, dove con ostinazione e con l’eccellente collaborazione con la ditta che gestisce i parcheggi siamo riusciti finalmente a risolvere il caos che si creava con i veicoli in sosta in maniera selvaggia”.
“Nei lunghi anni di lavoro – le parole di Massimo – a contatto con tantissimi colleghi e al servizio di tanti Sindaci di qualunque estrazione politica, ho messo a disposizione la conoscenza capillare dei luoghi e del territorio, attraversando innumerevoli situazioni alle quali giornalmente dovevamo far fronte”. “Oggi – continua con orgoglio – lascio un Comando di Polizia Locale letteralmente trasformato e al passo coi tempi. Concedimi, però, una sfumatura polemica: sulla mia persona si è detto di tutto e di più, ma sul mio fascicolo personale sono inseriti tantissimi elogi per il buon servizio. Esco da questo mondo con la consapevolezza e la tranquillità di avere fatto molto e tantissime persone debbono ringraziarmi. Il resto sono solo parole al vento”.