di Marco Vallesi
L’alacre lavorio di una decina di corrispondenti locali, che giornalmente devono smistare e selezionare veline, comunicati stampa e articoli propri per pubblicarli sulle pagine tarquiniesi dei quotidiani più diffusi in Città, non potrà mai, per le linee editoriali dei rispettivi giornali, deviare da quella prassi consolidata che impone di non veicolare notizie che non siano “controfirmate” dai protagonisti della cronaca.
Perciò nessuna inchiesta, interviste limitatissime, approfondimenti manco a parlarne, scoop? what does “scoop” mean? . Peccato: con tutte le voci che circolano in Città, ce ne sarà anche qualcuna che un fondamento ce l’avrà pure, no?
Noi che, sempre più basiti dai silenzi su vicende di una certa rilevanza per la vita cittadina – soprattutto per quella politica – non riusciamo a trattenerci, a vivere mortificando la nostra esperienza di “ linguacce”, tanto per non perdere il vizio visto che il pelo, nel bene e nel male, lo stiamo perdendo ormai da qualche anno, l’opportunità di raccontarvi qualcosa di meno usuale e preconfezionato non ce la perdiamo per nessuna cosa al mondo.
Cominciamo con la vicenda che ha visto coinvolti, in un duello verbale combattuto con una certa ferocia e senza esclusione di colpi bassi, il sindaco Mazzola e l’ex presidente della Multiservizi, Guarisco.
Dopo il clamore suscitato dalle reciproche accuse, sostanziate dalla leggiadria di temi tipo “nepotismo”, “clientele”, “parcelle”, ecc., il fuoco divampato e acceso dai due pare che sia stato spento con una secchiata d’acqua gelida: nulla più abbiamo letto sul prosieguo della vicenda, né sugli esiti che essa ha avuto, nonostante le minacce di querele. Ma, sotto la cenere, la brace scotta ancora.
Infatti, sembrerebbe che il PD – a cui sono iscritti entrambi i soggetti – stia manovrando per espellere Guarisco dal partito. A quanto pare, la segreteria del circolo cittadino avrebbe già avuto un consulto con quella provinciale per formalizzare l’atto d’espulsione. Al momento non sappiamo a quale punto sia giunta la procedura.
Questa, anche se priva di dettagli, la notizia che ci perviene da fonti attendibili.
Poi una piccola, fantasiosa, immaginifica nostra riflessione: se le motivazioni per un simile provvedimento a carico dell’ex presidente della TM si trovassero nelle pieghe di una contrapposizione amministrativa con il sindaco, che sappiamo ben più datata di quanto è stato reso noto dalla stampa, e non fossero, cioè, fondate sulla gravità di eventuali comportamenti amorali, criminali, politici o, comunque lesivi degli interessi etici del PD, ci chiederemmo perché il soggetto da espellere sia il solo Guarisco e non anche Mazzola.
Ma, siccome non possiamo far altro che immaginare, non lo chiederemo.