Tarquinia ha scelto di cambiare: il nuovo sindaco della città etrusca è Francesco Sposetti.
Cinquantacinque anni, dottore agronomo con laurea in Scienze agrarie, riporta il centrosinistra a piazza Matteotti dopo sette anni. Lo fa confermando e ampliando, al ballottaggio, il risultato del primo turno, che già l’aveva visto in vantaggio netto. Si attende un dato definitivo, ma la percentuale di voti a favore di Sposetti dovrebbe aggirarsi attorno al 65%.
A sostenere la corsa del neo sindaco tarquiniese, alla prima esperienza nella politica attiva, quattro liste, il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra e la lista Civitas: dopo il risultato del primo turno, la coalizione ha scelto di non ricorrere ad alcun apparentamento, per cui saranno queste le forze politiche che ne comporranno la maggioranza.
Al sindaco uscente Alessandro Giulivi non è riuscita la rimonta, pur in una corsa priva dei competitor di centrodestra che sembravano la causa dell’erosione del consenso nel primo turno: un’analisi più complessa del voto servirà a capire quali dinamiche hanno portato alla sconfitta, la seconda per Giulivi in un ballottaggio dopo quella del 2007 contro Mazzola, allora per soli 56 voti.
“La voce di tutti”, è stato lo slogan della squadra di Francesco Sposetti per tutta la corsa elettorale e, da domani, dopo la festa, inizia una legislatura che, nelle intenzioni dichiarate e premiate dagli elettori, si baserà sulla ricerca del dialogo con la comunità e le sue componenti. Ma per questo e per i ragionamenti sulla giunta c’è tempo: ora per il neo sindaco e per chi l’ha sostenuto una serata di festeggiamenti.