Appuntamento in piazza, ieri pomeriggio, per Gianni Moscherini, che chiude una campagna elettorale “low profile” riunendo i candidati a suo sostegno ai piedi del museo per un incontro sui temi del programma, con attenzione particolare alla difesa del territorio da minacce quali, su tutte, il deposito di scorie nucleari che rischia di finire nella Tuscia.
“Perché mi ricandido a Tarquinia? – le parole di esordio, sulla falsariga del suo primo avvento tarquiniese da candidato, ormai sette anni fa – Perché me ne sono innamorato dopo averci vissuto cinque anni quando ero presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia. Un amore che nasce sia dalla caratteristica umana delle persone, sia perché vengo da una cittadina di mare e qui ho trovato 23 kilometri di spiagge a un passo dalle colline”.
Quindi i temi del programma, letto dalla brochure di presentazione in distribuzione. “Il progetto che ricapitolerò è quello della volta scorsa e di quella anche prima, visto che mi hanno fatto la guerra ultiper non farmi gestire il cambiamento”: esordisce ricordando le polemiche che fecero da contorno all’ultima tornata amministrativa.
Si parte dai cavalli di battaglia: un nuovo Lido, una Sant’Agostino rinnovata – “da quando ne parlo io, anche i civitavecchiesi vogliono riprendersela!” –, naturalmente il porto turistico: “Il progetto portato in Regione è quello che avevo io nel programma cinque anni fa”.
E ancora Saline e ospedale: “Voglio ragionare con regione e Ministero della Sanità sull’ipotesi di realizzazione di un vero pronto soccorso ogni 4 o 5 km di spiagge”. Poi ancora la cittadella dello sport delocalizzata sulla fascia costiera, la riduzione delle tasse comunali su agricoltura, commercio e artigianato e altro ancora, compresa la legge 28/80 su San Giorgio.
Non mancano gli attacchi all’amministrazione uscente. “Se divento sindaco, cancello subito la ZTL e faccio una norma per vietare l’abbattimento di animali. E vi pare che possiamo assistere in silenzio all’abbattimento di tutti quei pini?”.
Al termine dell’intervento, Moscherini ha quindi lasciato la parola al professor Angelo Di Giorgio, consigliere comunale di Montalto di Castro, che ha toccato i temi della difesa del territorio, partendo dal deposito nazionale delle scorie radiattive e passando ai campi eolici offshore: “Serve una forte resistenza della popolazione”.