“Francesco Sposetti è ciò che serve oggi a Tarquinia, dopo che la città ha vissuto una fase così divisiva e piena di trincee: speriamo e crediamo lui possa riempire queste trincee col dialogo e con la condivisione, per riscoprire il senso di condividere la comunità”: a parlare è Piero Rosati, che in rappresentanza della lista Alleanza Verdi-Sinistra parla della nascita della coalizione che sostiene il candidato del centrosinistra.
“Una scelta per cui noi tutti abbiamo, volentieri, fatto un passo indietro”, rimarca Rosati, riprendendo quanto detto in sede di conferenza di presentazione. “E fare una lista per noi, che siamo un partito piccolo, con un simbolo nato alle ultime politiche, è stato un sforzo sovrumano”.
La filosofia è chiara: distacco dal passato recente, cercando di interpretare le necessità vivine ai valori della sinistra: “Abbiamo lavorato e lavoreremo con spirito di servizio – continua Rosati – con un gruppo di persone che mira non a progetti faraonici, ma a obiettivi semplici, limpidi, adatti ai bisogni della popolazione. Una discontinuità col presente, che vede i cittadini terrorizzati di arrivare in paese, tra multe, telecamere e semafori, tanto che quest’ultimo si è svuotato. I provvedimenti vanno presi per migliorare la vita dei cittadini, con il buon senso di capire che se tutti criticano una scelta questa va rivista: ascolto e coinvolgimento, non imposizioni, portano alla crescita della comunità”.
“Questi sono i valori che hanno sulla pelle i nostri candidati – continua – e su essi si basa il contributo, ampio, che abbiamo dato al programma steso con le forze di coalizione. Penso al sociale, al sostegno alle disabilità, l’accessibilità allo sport: invece di spendere decine di migliaia di euro per eventi dalla dubbia ricaduta, non era meglio comperare delle joelette per consentire ai ragazzi di poter vivere trekking e uscite sui percorsi naturalistici del nostro territorio?”
“Da parte nostra, abbiamo in lista persone che, per la loro esperienza nel sociale, nell’accoglienza, nell’impegno contro le discriminazioni sono dei valori aggiunti: penso a Elisabetta Dominioni, a Susanna Finocchi Vitale, a Gianpiera Pierotti Lupi. Così come abbiamo persone competenti e preparate su un’altra partita importante da giocare, quella della riconversione ecologica, da Vincenzo Pirozzi a Roberto Antenore”.
“Il tema dell’inclusione, poi, è divenuto rilevante nella nostra città, con i tanti extracomunitari impegnati per lavoro nelle campagne: servono percorsi di condivisione, per questo abbiamo in lista competenze come quelle di Monica Calzolari o Insa Fall, che molti conoscono come Isaac. E ancora Elena Vana, Adriana Sabbatini e Raffaele Muratgia, da anni impegnati in attività di volontariato, pronti a portare avanti per noi tematiche importanti, Anna De Angelis, particolarmente sensibile ai temi ambientali, e sul fiume Marta e il suo inquinamento bisognerà essere impegnati e decisi, o ancora Massimo Luccioli, grazie al quale Tarquinia è Città della Ceramica: una città che dovrebbe vivere d’arte, dare un ruolo e un’attrattività grazie all’eredità etrusca e ai tanti artisti che vi operano”.
“Potremmo dirne tante, senza dimenticare le Saline, che potrebbero ospitare un campus universitario di grande attrazione sotto la guida del professor Nascetti. Insomma, risposte possibili, non prese in giro ai cittadini. Perso al porto turistico: immaginiamo qualcosa che ci appartiene e che dia una risposta ai diportisti, non progetti faraonici a scopi elettorali”.
Infine un appello: “Invito a sostenere questa lista perché è l’unica di sinistra in competizione e, a Tarquinia, un punto di vista di sinistra serve: basta con questo tabù di cui avere paura”.