A vincere, si diceva, sarebbe stato il gruppo, la squadra: e così è stato. Mandando in gol quattro giocatori diversi ed offrendo una partita solida di tutti i ragazzi scesi in campo (a partire da un decisivo Patrizio Torresi tra i pali), MB Giardini vince per 4 a 3 la finale contro gli indomabili Pippaccio&Pietruccio e scrive il suo inedito nome nell’albo d’oro del torneo.
Gabriele Biagiola (partita immensa la sua), Simone Serranti, Tiziano Faluschi, Marco Ferri: queste le firme della vittoria finale per i ragazzi di Marina. Dopo la cocente delusione dello scorso anno (la squadra, pressochè identica, uscì imbattuta nel gironcino dei quarti per la beffa della differenza reti e di una formula brutale), i rosaverdi si rifanno cogli interessi e vincono con merito un’edizione del torneo combattutissima: gli appluasi del pubblico al fischio finale sono la prova di un mese di divertimento, lealtà, agonismo e spettacolo.
Pippo Cannucci, Pietro Serafini e Peppe Moncelsi escono sconfitti, ma loro, con tutti i ragazzi, poco hanno da recriminare: anche nell’ultima partita hanno dato tutto, sempre in rimonta, prima di arrendersi solo all’ultimo secondo, quando il tiro disperato di Alessio Boni in versione attaccante è stato ribattuto dal piede di Torresi, probabilmente il vero uomo in più della finale. Gigi Moncelsi, Cacio e Marco Bellucci firmano le tre reti, Gianluca Ara l’ennesima grande prova che lo porta a meritare il titolo di miglior giocatore.
Capocannoniere è, invece, Dario Spirito, mentre come miglior portiere le squadre hanno votato Fabrizio Ercolani: lui, con i compagni del Toto’s Cafè, si sono guadagnati la medaglia di bronzo superando nella finalina, per 2 a 1, il Ditirambo/Piazza Mercato. Al gol di Bergonzini, hanno risposto Giuseppe Piferi e Mario Seripa.
Meritato il premio, come squadra rivelazione (trofeo offerto dal “Toto’s Cafè”), agli Attila Boys, mentre è significativo dello spirito del torneo che il trofeo “SunCity Cafè” per le squadre più disciplinate sia andato proprio alle due finaliste.
In fondo, quale modo migliore di una stretta di mano tra avversari, dopo una sfida a calcetto, per ricordare un amico come Fabrizio? A lui, in ogni momento, è andato il pensiero di tutti, e le maglie con la scritta “Dedicato a te” indossate nel prepartita dai giocatori sono l’ennesima prova d’affetto verso un ragazzo che – anche se ci manca e mancherà sempre – resta vivissimo nel carattere, nell’animo e nel modo di essere di tutti quelli che (direttamente o, indirettamente, tramite questo torneo) lo hanno conosciuto.