Riceviamo da Maurizio Guidozzi e pubblichiamo
È morto Mario Rotatori, e voglio ricordarlo come un amico e come avversario politico (io in politica non ho mai avuto nemici, ma avversari).
Lo ricordo con piacere nei miei anni da consigliere comunale, dal 1994 al 2002; io ero in maggioranza, lui all’opposizione: sempre interventi sanguigni, mai però fuori dalle righe, sempre per cercare di fare il bene di Tarquinia. Tra di noi, poi, finito il consiglio, ci si fermava a parlare del più e del meno, io ovviamente malato di sport gli ricordavo sempre la sua vittoria in bici proprio a Tarquinia a braccia alzate dopo aver affrontato per quattro volte la salita del Serpentone, lui che di solito vinceva in volata visto che era un velocista. Lui, un po’ scherzando, diceva che fosse stato ispirato dal pubblico e che sinceramente non avrebbe scommesso una lira sulla sua vittoria.
In seguito abbiamo anche un po condiviso gli stessi problemi di salute che, purtroppo, mi raccontava di non aver mai risolto completamente, però che comunque andava meglio. Ho scambiato qualche parola con lui pochi giorni fa e ieri la notizia mi è piombata addosso improvvisamente: sinceramente non me lo aspettavo, mi mancherà. Faccio le mie più sentite condoglianze alla famiglia e in particolare al figlio Romano, al quale mi lega una sincera amicizia. Ciao Mario.