Riceviamo da Roberto Fanucci – Lista Tarquinia terranostra e pubblichiamo
Saracinesche chiuse, locali inutilizzati, affitti non pagati, chiusura dell’URP che cade a pezzi, questo modo di amministrare è inaccettabile.
Partiamo dall’ex Bar di Giove, in questi mesi non abbiamo visto attuato lo sbandierato progetto che doveva riguardare la struttura locata ad una associazione peraltro non di Tarquinia. Al contrario solo saracinesche chiuse e saltuarie aperture che ci hanno lasciati perplessi, spesso oggetto di polemiche e solo in occasione di eventi come il Divino Etrusco e la Pasqua, funzionali alla somministrazione di cibo a pagamento, anche danneggiando chi questo lo fa di lavoro.
Ultimamente i locali sono stati utilizzati per una non meglio precisata festa da ballo uso discoteca, per la quale speriamo siano almeno state richieste le necessarie autorizzazioni.
L’amministrazione dell’Ente sapeva di questo utilizzo non conforme? Cosa ha fatto? L’associazione ha comunicato le attività svolte? Ma soprattutto a quanto ammonta il debito per i canoni non pagati? Quanto si è atteso per intervenire e recuperare locali non utilizzati in ragione dei canoni non pagati? Tante domande che meritano una risposta, che noi daremo senza fare sconti, paradossale che un Ente che ha debiti asseritamente importanti non si attivi per recuperare celermente i crediti che deve riscuotere. A prescindere dalle vicende legali in corso, resta il dato amministrativo, un progetto senza risultati e soprattutto che ha rappresentato un mancato introito per l’Ente.
Altro errore grave è la soppressione dell’URP e l’abbandono dei locali al piano terra che sono oggi praticamente inutilizzabili. Un servizio negato ai cittadini. In generale intollerabile il degrado complessivo dell’immobile, tanto da non utilizzare nemmeno più la sala consiliare. Quel palazzo, oltre che parte della storia cittadina, è anche la casa degli utenti dell’Ente e merita rispetto.