di Anna Maria Vinci
“La città che vorremmo – gli esperti siete voi”, a pochi mesi dalle prossime elezioni, parte un laboratorio di progettazione partecipata. La presentazione dell’iniziativa è avvenuta lunedì sera presso l’associazione Demos 23 a relazionare gli obiettivi che si prefiggono i partecipanti, il presidente dell’associazione Angelo Centini, Antonio Paone e Fulvio Forino. I promotori sono: Demos 23 , Unicoop Tirreno, Sezione Soci Etruria, La Lestra, Asso Lidi, Next e Semi di pace.
Le associazioni offrono quindi ai cittadini degli appuntamenti per lavorare insieme e presentare ai candidati a sindaco i risultati dei laboratori, le richieste , le aspettative dei cittadini per la loro città. I laboratori di cittadinanza attiva si terranno alle ore 17.30 presso Demos 23 in viale Mazzini 23, nei giorni: lunedì 11 e 25 marzo e lunedì 8 e 22 aprile. Si formeranno più gruppi che si occuperanno di lavorare insieme per delle proposte concrete. Venerdì 3 maggio vi sarà infine un incontro pubblico conclusivo dove verranno presentate le richieste dei cittadini.
“Il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni è un elemento essenziale di ogni comunità locale così come la capacità di ascolto dei suoi amministratori – hanno riferito i relatori – Il laboratorio vuole offrire ai cittadini di Tarquinia la possibilità di condividere aspettative, esperienze, conoscenze, emozioni, testimonianze che, a partire da una visione della nostra città come bene comune, contribuiscano alla soluzione di alcuni problemi”.
“Il laboratorio è aperto a tutti – hanno continuato i relatori – senza distinzione di età, genere, cultura, religione. Il laboratorio vuole essere un momento di riflessione e dialogo tra persone che hanno a cuore il futuro della nostra città. Il documento conclusivo frutto del lavoro dei partecipanti verrà inviato a tutti i candidati a sindaco della città”.
Il team organizzativo ha redatto anche una carta della partecipazione, esplicitando quale debba essere lo spirito dei laboratori. In definitiva, mai più cittadini passivi, ma attivi all’insegna della cooperazione, inclusione, stima e fiducia nell’altro, interazione costruttiva. I tavoli di lavoro ed i cittadini quindi che vi parteciperanno non saranno volti a stilare un programma elettorale, ma è da essi che emergeranno quelle esigenze che la cittadinanza sente proprie, per magari partecipare a dare idee e più efficacia alle scelte pubbliche.