Riceviamo da Codacons Lazio e pubblichiamo
Relativamente allo scempio dell’abbattimento dei pini ‘storici’ in atto a Tarquinia Lido, il Codacons, in qualità di Associazione dei Consumatori, di Promozione sociale e altresì di Protezione Ambientale, presenta istanza di accesso agli atti nonché di revisione e partecipazione al Procedimento, a tutti gli Enti interessati, Comune di Tarquinia in primis.
Consideriamo inaccettabile quanto l’Amministrazione di Tarquinia sta arbitrariamente attuando incurante delle richieste di stop all’abbattimento degli alberi pervenute dall’opposizione e da associazioni locali e ambientaliste, poiché in materia di particolare delicatezza come quella ambientale, la Pubblica Amministrazione era tenuta a valutare in termini comparativi vantaggi e svantaggi delle diverse alternative esistenti adottabili per la risoluzione del problema del manto stradale. Valutazione che non ha avuto luogo.
Tutto ciò in spregio della normativa vigente, che inoltre prevede espressamente la partecipazione dei cittadini, sia in forma diretta sia tramite associazioni costituite, alle attività di pianificazione, tutela, gestione e valorizzazione del verde, al fine di favorire lo sviluppo di una coscienza collettiva sui temi del verde urbano.
Infatti i cittadini sono altresì chiamati dalla Legge a contribuire alla difesa del verde da qualsiasi azione che vada contro i principi della tutela ecologico-ambientale, biologica, paesaggistica, urbanistica ed estetica. Inoltre detti Diritti sono riconosciuti ai cittadini anche dalla Convenzione europea del Paesaggio e dalla ‘Carta di Firenze’, la carta dei Giardini Storici. Diritti che a Tarquinia sono stati calpestati dall’azione di forza del Sindaco Giulivi.