Il ciclo di appuntamenti su geopolitica e politiche internazionali, intitolato “Una finestra sul mondo”, prende il via con la conferenza inaugurale dal titolo “20 anni dopo l’11 settembre: come sono mutate le narrative sull’Islam e le esperienze dei musulmani in Europa”. Questo evento è organizzato dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (Stas) e dall’Associazione Omnia Tuscia di Viterbo, con il patrocinio del Ministero della Cultura (MiC).
Una riflessione approfondita sulla presenza musulmana in Europa
Sabato 24 febbraio, alle 17, presso la sala Sacchetti, al civico 4 di via dell’Archetto nel centro storico di Tarquinia, due esperti affronteranno il tema della presenza dei musulmani in Europa e delle politiche pubbliche sviluppate verso di loro nel corso degli ultimi 30 anni. Sara Silvestri, studiosa della City University of London e di Cambridge, insieme a Mario Boffo, già ambasciatore d’Italia a San’a’ in Yemen e Riad in Arabia Saudita, guideranno il pubblico in una riflessione approfondita su questo argomento di grande rilevanza geopolitica.
L’analisi del caso britannico
Durante l’incontro, Silvestri presenterà il materiale proveniente dal suo caso di studio sul Regno Unito, pubblicato dal Ministero degli Esteri negli atti della conferenza “Per Un Islam Europeo” in occasione del ventesimo anniversario dell’attentato dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti. L’analisi si concentrerà sulla partecipazione dei musulmani alla vita pubblica nel Regno Unito, esaminando le modalità di mobilitazione politica, sociale e culturale, il ruolo delle donne, le percezioni della società circostante e le risposte istituzionali.
Un’opportunità per Tarquinia
Per la Società Tarquiniense d’Arte e Storia, ospitare una studiosa del calibro di Sara Silvestri è un onore e una grande opportunità. La professoressa, oltre a essere nota per la sua preparazione accademica, è figlia di un grande artista che lo scorso anno ha presentato il suo ultimo libro presso la Stas. La collaborazione con l’associazione Omnia Tuscia ha reso possibile l’organizzazione di questo nuovo ciclo di conferenze, che si apre con un tema di grande attualità e rilevanza internazionale, il ruolo della religione nelle relazioni internazionali.