Riceviamo dal presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Romoli, e pubblichiamo
Care studentesse, cari studenti,
Come sapete benissimo, la scuola rappresenta il muro portante della nostra società. Senza di essa non c’è infatti alcuna possibilità di dare non solo alla Tuscia, ma all’Italia intera, un futuro migliore e più consapevole. È all’interno delle aule scolastiche che vi formate e crescete proprio voi, studentesse e studenti, che costituite la risorsa più importante di cui disponiamo. Infatti sarete proprio voi tra pochi anni a prendere l’Italia per mano e a traghettarla verso traguardi che noi adulti non siamo e non saremo mai in grado di raggiungere.
Ecco perché la scuola è una sorta di luogo “sacro”. E se è vero che il compito delle istituzioni e delle amministrazioni locali è di investire sulle scuole, è altrettanto vero che è compito di tutti, anche e soprattutto vostro, rispettarle e viverle nel pieno rispetto delle regole sociali. Sono infatti rammaricato nel dovervi fare presente come la Provincia di Viterbo stia registrando un numero crescente di atti vandalici commessi ai danni delle scuole superiori della Tuscia.
Con sempre più frequenza la Provincia di Viterbo è infatti costretta a intervenire nelle scuole superiori per lavori di manutenzione non provocati dall’usura dei plessi, ma da vere e proprie azioni di vandalismo. Voglio essere il più trasparente possibile con voi, perciò vi fornirò alcuni esempi.
Negli ultimi mesi siamo dovuti intervenire frequentemente in molte scuole della Provincia per la disostruzione dei bagni e delle relative cassette di scarico, all’interno delle quali abbiamo trovato mozziconi di sigarette, lamette da barba, fazzoletti usati, avanzi di cibo e perfino indumenti intimi. Sono poi frequenti le porte scardinate o colpite con calci e pugni. Per non parlare delle valvole termostatiche danneggiate che procurano non pochi problemi al corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento. Oppure i muri imbrattati con scritte vandaliche e le maniglie degli infissi divelte.
Per riparare ognuno di questi danni, la Provincia di Viterbo è costretta a spendere soldi pubblici, quindi di tutti i cittadini, che potrebbero invece essere investiti per potenziare i servizi e rendere le scuole un luogo ancor più accogliente e all’altezza delle sfide del futuro. Questo fa sì che i primi a rimetterci per questi continui atti vandalici siete proprio voi, studentesse e studenti: da una parte infatti non possiamo investire le finanze pubbliche per migliorare le scuole, dall’altra vi trovate a dovervi formare in luoghi e spazi che di volta in volta presentano problemi causati dal vandalismo.
Il mio invito è dunque a un uso più corretto e rispettoso delle scuole, che vanno protette e non danneggiate. Voi siete i protagonisti di questi luoghi, insieme al corpo docenti e al personale scolastico che ringrazio per lo straordinario e prezioso lavoro che svolgono quotidianamente. Qualunque cosa voi facciate o diventiate un giorno, lo dovrete proprio a quelle aule in cui vi trovate ora. Sono certo che quei banchi vi porteranno lontano, che vi forniranno tutti gli strumenti necessari attraverso i quali riuscirete a realizzare i vostri sogni. Abbiatene cura della scuola, vi prego, come la scuola ha cura di voi.