Università Agraria, si chiude l’era Tosoni: “Questa giunta non meritava i rimpasti chiesti dalle forze politiche”

Riceviamo dal Presidente dell’Università Agraria Alberto Tosoni e pubblichiamo

Allo scadere dei giorni previsti dallo Statuto le mie dimissioni da Presidente diverranno efficaci e il Vicepresidente dell’Ente, che sarà al di sopra delle parti, e libero da condizionamenti, avrà il dovere di indire le elezioni.

Dimissioni che ho presentato con dispiacere, maturate dalla consapevole impossibilità di poter continuare il percorso amministrativo con certezza, senza ingerenze e secondo i miei principi, una decisione per me dolorosa ma motivata dall’atteggiamento di quattro Consiglieri di maggioranza che hanno di fatto disertato le ultime sedute Consiliari, inficiandole ed ostacolandole nonostante l’importanza degli argomenti. Tra essi anche il Presidente del Consiglio, ben schierato e poco attento al ruolo istituzionale conferitogli anche da quei Consiglieri chiamati dallo stesso alla conferma della presenza in Consiglio, evidentemente solo per verificarne la conta per poi disertarla.

Mi è stato dunque recapitato con tali comportamenti assunti da questi Consiglieri un messaggio muto, improvviso ma chiaro ed inequivocabile anche nelle tempistiche, manifestatosi esclusivamente alla sola composizione della Giunta. Un segnale avanzato per loro tramite dalle forze politiche di neo appartenenza che non condivido, specie nei modi in cui si è palesato. Ciò ha rappresentato una sorta di imposizione combinata alla quale non sono capace di dare seguito, nonostante l’attaccamento sincero che ho per l’Ente.

La mia fiducia e non solo la mia, purtroppo è stata improvvisamente disattesa e ciò non si può facilmente ricucire in un ambito così importante, una nuova situazione che non mi fa più credere in una prosecuzione condivisa di un percorso comune.

Tutelo e difendo con orgoglio questa Giunta e la sua composizione fatta di persone che hanno lavorato da subito con impegno e dedizione unanime, supportandomi in una Amministrazione difficile e condizionata deliberando con me anche scelte spesso coraggiose a servizio dell’Ente. Un esecutivo che non ritengo meritevole di quei rimpasti e rimpiazzi richiesti a seguito di quei confronti che ho ritenuto avviare con tutte le forze politiche nel solo intento di verificare la consistenza del malessere politico dimostrato. Richieste legittime che però fatico a condividere, in particolare quelle di Forza Italia forse poco informata sulle precedenti posizioni politiche di alcuni suoi eletti e lontana da quella che supportò per prima la mia candidatura.

Così come sono altrettanto fiero dell’impegno profuso di tutti quei Consiglieri che hanno lavorato davvero tanto su più fronti diffondendo al meglio il nome dell’Ente ovunque e dovunque, e sono davvero immensamente grato a quei Consiglieri rilevatesi spalle leali e competenti su cui mi sono appoggiato da sempre in questa breve ma intensa Amministrazione. Un vero onore per me aver condiviso questa esperienza dentro l’Agraria con loro, ma con rammarico mi è impossibile proseguire oltre e le mie dimissioni sono solo l’ultimo atto di un forte rispetto per l’Ente che necessita celermente di una squadra coesa ed interessata solo ad esso.

Mi dimetto senza acredine nei confronti di nessuno e questo sia chiaro da subito, anche se mi rimane molto difficile comprendere e condividere le posizioni assunte.

Chiudo con questa Amministrazione e sono certo che con un impegno maggiore di tutti e con una visione meno personale e più consapevole dei reali bisogni dell’Università Agraria si sarebbero potute risolvere tante e diverse problematiche.

Ringrazio tutti i Consiglieri, Istituzioni, dipendenti, collaboratori e tutte quelle persone che a vario titolo e nell’ambito dei tanti ruoli ricoperti mi hanno sostenuto in questa Amministrazione, ma soprattutto ringrazio tutti i cittadini ai quali assicuro che ho dato tutto me stesso per onorare al meglio il mandato di Presidente.