Riceviamo da Ivana Arcangeli e altri ex componenti del Movimento Tarquinia2024 e pubblichiamo
Carissimo Manuel,
“a volte per scimmiottare i propri capi si possono dire anche importanti inesattezze”. È per noi doveroso rivolgere un sentito grazie a tutti quei cittadini firmatari della proposta Referendaria di “riapertura della strada dell’acquetta” che oggi hanno permesso la fruibilità in sicurezza della stessa. I cittadini sono stati il vero motore, loro sono stati la “Vittoria”, noi solamente lo strumento.
Un gruppo civico importante tempo fa, del quale anche tu ne hai fatto parte insieme a me, che ha intrapreso percorsi ben definiti per affrontare difficili ed impegnative battaglie. I consiglieri di opposizione tutti in modo chiaro e corale hanno sostenuto con il loro voto i quesiti referendari portati tra i banchi del Consiglio Comunale (senza fare mera retorica del come ci sono arrivati), contro questa amministrazione che per ben più di quattro anni ha sempre rinviato al mittente ogni proposta di confronto, di dialogo e di apertura su tali argomenti.
I molti, anzi i tutti che insieme a noi due hanno lavorato al progetto ci sono stati senza subdoli secondi fini ma soltanto animati da buoni propositi. In tutta onestà non siamo stati né scribacchini, né tantomeno segretari di nessun “bambino prodigio” ma semplicemente cittadini liberi che hanno combattuto per i cittadini e continueranno a farlo.
E arrogarsi il singolo merito dei risultati evidenti della proposta referendaria lo trovo un atteggiamento misero e poco serio soprattutto nei confronti di chi ci ha sostenuto e che ci ha creduto. Questo tuo copia-incolla di un qualcosa creato insieme, lascia solo presagire come tu, ora e in futuro, sia interessato solo al tuo beneficio e non a quello dei tarquiniesi che ti hanno sostenuto e a quel gruppo civico di amici che ora rinneghi.