Riceviamo dal Comitato “Insieme per l’Ospedale di Tarquinia” e pubblichiamo
Che dire? Negli ultimi giorni abbiamo letto commenti e notizie dai toni trionfalistici su presunti miglioramenti apportati all’Ospedale di Tarquinia. La ASL ha rilasciato un comunicato stampa scritto per evidenziare un’importante operazione chirurgica effettuata a Tarquinia dal dott. Amodio, sostituto del dimissionario dott. Pellicciotti.
Un intervento delicato ed è senz’altro apprezzabile che sia stato effettuato a Tarquinia. Peccato però che alla solerzia della ASL a presentare l’operazione fatta dal nuovo chirurgo facciano da contraltare i ripetuti silenzi della stessa ASL alle richieste del dott. Pellicciotti, anche recenti e sempre cadute nel vuoto, per avere altri chirurghi che lo affiancassero al fine di garantire il funzionamento ordinario del Reparto di Chirurgia. Va sottolineato che le mancate risposte della ASL sono state il motivo principale delle sue dimissioni.
Al comunicato ASL ha fatto seguito un comunicato quasi fotocopia dei Consiglieri Regionali Paterna e Sabatini, che si sono prodigati a difendere il Commissario Straordinario della ASL, attribuendo le criticità dell’Ospedale di Tarquinia a colpe del passato. A noi non interessa sapere di chi sia la colpa; ci interessano i fatti e ci infastidiscono le mistificazioni. Ai due Consiglieri chiediamo cosa stiano facendo, grazie al potere di sindacato ispettivo di cui dispongono, per verificare le gravi denunce del dott. Pellicciotti, al fine di rimuovere gli ostacoli che hanno impedito a un bravo primario di poter continuare nel suo lavoro in condizioni umane.
Le dimissioni del dott. Pellicciotti sono state precedute di qualche mese da quelle del dott. Melaragni, ultimo ortopedico rimasto della squadra che aveva portato il reparto di Ortopedia di Tarquinia a diventare un’assoluta eccellenza regionale, rassegnate perché la ASL lo aveva messo nella condizione di fatto di non poter operare. Dopo le dimissioni del dott. Melaragni il reparto di Ortopedia è stato chiuso ed è ancora chiuso. Le sedute di chirurgia ortopedica effettuate settimanalmente a Tarquinia da un’equipe di Belcolle in trasferta nulla hanno a che fare con la riapertura del reparto.
È sulle cose che contano che vorremmo avere risposte dalla ASL e interventi dei Consiglieri Regionali, perché anche per noi come per il dott. Melaragni prima e il dott. Pellicciotti poi, solo silenzi, nonostante le nostre reiterate richieste al Commissario Straordinario della ASL Egisto Bianconi. Le mancate risposte della ASL sulle cose che contano significano che i comunicati stampa rilasciati servono solo a distrarre l’opinione pubblica e vanno stigmatizzati per quello che sono: fumo negli occhi.
Non ci lasciamo abbindolare, siamo forti anche perché nel nostro comitato sono presenti persone di tutte le tendenze politiche che danno ancora più credibilità alla nostra azione in difesa dell’ospedale di Tarquinia. Ringraziamo il dott. Pellicciotti per il coraggio che ha dimostrato a denunciare i motivi delle sue dimissioni. Motivati più che mai a portare avanti la battaglia, invitiamo chi può a partecipare all’abbraccio simbolico con cui i cittadini si stringeranno attorno al loro ospedale la mattina di sabato 16 dicembre.