Riceviamo dal Comune di Tarquinia e pubblichiamo
Un bambino attivo, capace di apprendere liberamente e di muoversi in uno spazio naturale, sempre a contatto con materiali genuini e non precostituiti, è il centro dell’attività pedagogica che viene svolta nell’Asilo Comunale di Tarquinia, gestito dalla Cooperativa Sociale Leonardo. La volontà di mettere al centro il bambino, dandogli fiducia e lavorando in un’ottica di sviluppo per portarlo a muoversi con autonomia e sicurezza nel mondo, è il centro di questa attività pedagogica. Essa muove principalmente dal perseguire l’obbiettivo di gettare le basi fondanti di una personalità autonoma e confidente in sé stessa che possa costituire un imprinting su cui si appoggerà un bambino più sicuro e capace di generare le proprie risorse attraverso un’interazione sana con l’ambiente circostante.
Un apprendimento spontaneo e libero, dove il ruolo delle educatrici è quello di porsi quali guide constanti e riferimenti attivi in questo percorso di crescita fin dai primissimi mesi di vita. In questo senso l’intera struttura dell’asilo nido è stata riorganizzata durante i mesi estivi grazie ad un massivo intervento da parte dell’Amministrazione Comunale che ha interessato spazi, attrezzature ed arredi per garantire ai più piccoli un ambiente profondamente rinnovato con luoghi che siano essi stessi favorevoli per rendere centrale la libertà di espressione dei bambini come individui unici.
Si tratta di un lavoro educativo complesso ed attento, quello che viene svolto dalle educatrici e che muove le sue istanze da un approccio pedagogico all’avanguardia che punta alla promozione di un bambino attivo, intraprendente ed osservatore. Il ruolo dell’adulto diventa quello di un osservatore capace di identificare le peculiarità della personalità di ogni individuo per proporre attività specifiche e dedicate. L’allestimento dell’ambiente è stato fortemente plasmato in funzione di questo sviluppo cognitivo, sensoriale e motorio. Così l’ambiente diventa educatore esso stesso, nel quale il bambino può immergersi per fare esperienza di sé. Ecco che lo spazio diviene in grado di stimolare un apprendimento spontaneo, sfruttando soprattutto l’utilizzo di materiali naturali. Anche il ruolo della documentazione è utile per osservare questi processi di apprendimento e rispondere ai bisogni dei bambini. Già moltissime le attività laboratoriali attivate a questo scopo, e molte altre sono in arrivo. Tra queste il laboratorio di lettura, quello di psicomotricità, i laboratori che implicano l’utilizzo di materiali destrutturati in grado di stimolare la libera creatività, il laboratorio di inglese e spagnolo, grazie anche alla presenza nel team di educatrici madre lingua, e molti altri.
Per promuovere una pedagogia outdoor saranno organizzate nei prossimi mesi con i bambini più grandi alcuni gruppi per esplorare le zone limitrofe al nido e le risorse territoriali quali i parchi, la biblioteca comunale, le Saline e molto altro. È stata inoltre introdotta una App, la “Kindertapp”, attraverso la quale le famiglie hanno modo di vivere in tempo reale la quotidianità della giornata dei bambini e della vita del nido.