Riceviamo dall’Associazione “Gli Sparatori” e pubblichiamo
Nelle serate dell’11 e 12 agosto 2023, a Tarquinia Lido, si svolgerà la prima “Festa del cacciatore” organizzata dall’Associazione “gli sparatori” di Tarquinia, con esposizione di stand a tema, cena a menù fisso e musica dal vivo.
“Vogliamo innanzitutto presentarci, come Associazione, per questa prima uscita pubblica – spiegano gli Sparatori – come i tarquiniesi potranno intuire dal nome, questa associazione nasce da una parte degli “Sparatori del Cristo Risorto” che hanno deciso di portare avanti le antiche tradizioni dei nonni e padri cacciatori. Tra gli obiettivi primari vi è appunto quello di utilizzare, per l’alimentazione umana, tutto quello che deriva dall’attività venatoria. Com’è noto, oltre l’allegria e la passione, ciò che contraddistingue e lega tra loro i cacciatori è soprattutto quello di essere “buone forchette”.
Pertanto gli sparatori, già rodati per le molte occasioni in cui hanno cucinato nelle feste del Cristo Risorto, hanno deciso, coinvolgendo tutti coloro che condividono questa passione, di formare un gruppo, no-profit, cercando di reperire fondi e riutilizzarli per tramandare le vecchie tradizioni e per dare quanto più possibile in beneficienza a chi ne ha più bisogno.
Nei giorni 11 e 12, dal pomeriggio alle ore 18, ci sarà un’esposizione di prodotti sul tema della caccia e sugli accessori dedicati, mentre dalle ore 20.30 inizierà la cena, preparata sul posto, con gustosi menù a base di cacciagione. Ci sarà inoltre la presentazione, di una “creazione” del gruppo, del “panino del cacciatore”, ossia un hamburger di cinghiale condito con prodotti delle nostre terre e dei nostri boschi. L’inaugurazione della festa ci sarà alle ore 18.30 del venerdì 11, con l’intervento dei rappresentanti delle associazioni venatorie e delle Autorità locali.
“La buona riuscita di questo evento – concludono – ci permetterà di raccogliere la somma completa per l’acquisto di un defibrillatore di ultima generazione da consegnare alla Croce Rossa di Tarquinia al fine di posizionarlo in un punto strategico del territorio a disposizione di ogni cittadino; anche non esperto. Ciò è possibile per la semplicità di utilizzo, ma anche grazie ad una voce guida dello strumento, oltre a quella dell’operatore del 118, che permette a chiunque di utilizzare, ovviamente in casi di estrema necessità, l’apparecchio salvavita”.