Riceviamo dal Movimento 5 Stelle di Tarquinia e pubblichiamo
Piantare un albero per ogni bambino residente che nasce o che viene adottato è un gesto dal forte valore simbolico, che diventa anche un contributo concreto al miglioramento della qualità dell’aria, all’estensione del verde pubblico e a una maggiore qualità dell’ambiente urbano. È questo l’obiettivo della mozione del Movimento 5 Stelle di Tarquinia presentata dal consigliere Andrea Andreani, che sarà discussa al prossimo consiglio comunale. La proposta comprende anche l’istituzione del bilancio arboreo del Comune, per il censimento e per la classificazione degli alberi piantati.
È dalla legge 113 del 1992 che lo Stato prevede l’obbligo per i Comuni di piantare un albero per ogni nuovo nato allo scopo di implementare le aree verdi cittadine e contrastare il disboscamento. Questa norma è stata successivamente modificata dalla legge n. 10 del 2013, limitando l’obbligo solo ai Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti e inserendo l’obbligo della piantumazione anche in caso di adozione di un minorenne.
Ripresentiamo questa mozione a distanza di 3 anni dal primo tentativo, che nonostante le promesse della maggioranza è rimasto lettera morta, con la speranza che questa volta si cerchi di andare al di là degli steccati politici e si approvi una proposta che, oltre ad essere obbligo di legge, è un’iniziativa di buon senso, considerato anche la recentissima approvazione della “Nature Restoration Law” da parte del Parlamento Europeo: una legge chiave a supporto della “Strategia sulla biodiversità 2030” dell’UE che si pone importanti obiettivi. Tra questi, anche l’incremento della “tree canopy”, ovvero della superficie delle aree urbane coperta e ombreggiata da alberi.