Riceviamo dall’UDC di Tarquinia e pubblichiamo
Perinu se ci sei batti un colpo. A una settimana dalla commissione bilancio annullata causa mancanza dei documenti (mancava proprio il bilancio), quegli stessi documenti non sono ancora arrivati ai consiglieri, impegno disatteso, e pertanto la commissione non è stata ancora convocata.
L’iter di approvazione del bilancio è bloccato nelle lotte intestine della maggioranza. In molti minacciano voto contrario. Non si può attendere oltre. Chiediamo ufficialmente al Presidente del Consiglio dell’Università Agraria Maurizio Perinu di prendere posizione sul ritardo nell’approvazione del bilancio, di farsi parte diligente, garantire i diritti dei consiglieri e la regolarità formale degli atti. Se non è in grado di farlo crediamo sia inevitabile che provveda al più presto a rassegnare le proprie dimissioni.
Ricordiamo a Perinu che la sua è una carica di garanzia per il corretto e buon funzionamento del Consiglio dell’Università Agraria è il presidente di tutti i consiglieri non di una maggioranza divisa su tutto. Questo ritardo assolutamente non giustificato espone l’Ente a rischi concreti e i suoi amministratori a responsabilità reali: il suo silenzio sta diventando complice, non si limiti ad essere strumento dei giochi di palazzo.
Il Presidente del Consiglio non deve limitarsi alla rappresentanza tra mostre e processioni, ma deve essere il motore dei lavori del consiglio e qui la macchina è ferma. Se non è in grado di svolgere in autonomia e serenità il suo ruolo lo ammetta e ne tragga le debite conseguenze dimettendosi. Perinu come presidente dell’intero consiglio non può avvallare questo stato di cose. Forse si vuole imitare la precedente amministrazione che il bilancio lo ha approvato solo al quarto anno! CI aspettiamo una reazione di orgoglio dal Perinu, un atto di responsabilità e coraggio renda note le ragioni effettive che producono questo pericoloso ritardo nella approvazione del documento più importante per la vita dell’Ente.