Musica, venerdì 7 luglio l’arpa di Floraleda Sacchi al Beethoven Festival di Sutri

Riceviamo e pubblichiamo

Venerdì 7 luglio, ore 19 presso la Cattedrale “S. Maria Assunta di Sutri”, è in programma il secondo appuntamento del Beethoven Festival Sutri dal titolo “Consonanze”, affidato alla carismatica arpista Floraleda Sacchi che è stata definita “la miglior arpa che abbiate mai sentito” da American Record Guide. Artista dalla carriera internazionale che si è esibita nei più importanti palcoscenici, Sacchi è anche compositrice e fa parte di una nuova generazione di musicisti d’avanguardia che vanno oltre le convezioni e gli stili. Si dedica al repertorio solistico ed alla musica da camera per arpa con progetti originali e un personale modo di fare musica, come mostrano i suoi spettacoli e i suoi dischi per etichette come Decca, Deutsche Grammophon e Amadeus Arte. Floraleda Sacchi contribuisce nel portare il linguaggio classico nel XXI secolo, in particolare combinandolo con la tecnologia e i nuovi media. Ha suonato in tutto il mondo, vinto 16 premi in competizioni musicali internazionali e riconoscimenti, tra cui un Latin Grammy categoria “Best Classical Album” nel 2018. Il programma proposto per la XXII edizione del Beethoven Festival Sutri sarà un viaggio molto accattivante da Bach ai giorni nostri, con brani di J.S. Bach, Sakamoto, Einaudi, Johannsson, Hasselmans e Albeniz. Il Beethoven Festival Sutri è organizzato dall’Associazione Amici della Musica di Sutri con il contributo del Comune di Sutri, della Fondazione Carivit, della Banca Lazio Nord e con il patrocinio della Provincia di Viterbo. Tutti gli appuntamenti di questa edizione si svolgono nella Cattedrale “S. Maria Assunta” di Sutri.

Floraleda Sacchi è riconosciuta dalla critica come una delle più interessanti arpiste sulla scena internazionale: “Floraleda s’inventa un capitolo affascinante della storia moderna dell’arpa” (La Repubblica), “la miglior arpa che abbiate mai sentito” (American Record Guide) “l’arpa di Floraleda si sposa particolarmente bene alla logica minimalista” (The Indipendent)…
Floraleda ha inciso oltre trenta album, molti dei quali per le principali major discografiche (Decca, Deutsche Grammophon, Universal Music, Brilliant Classics, ecc.). Attualmente incide per Amadeus Arte, etichetta da lei fondata e distribuita internazionalmente.  Ha vinto 16 premi in competizioni musicali internazionali e ha suonato come solista in Asia, Australia, Nord e Sud America, Europa e Africa in importanti sale e festival, tra cui:Carnegie Hall-Weill Recital Hall e Palazzo delle Nazioni Unite (New York), Gewandhaus-Mendelssohn Saal (Lipsia), Konzerthaus-Kleiner Saal (Berlino), Auditorium Binyanei Hauma (Gerusalemme), Sala Verdi (Milano), Prefectural Hall Alti (Kyoto), Salle Varèse (Lione), Gasteig (Monaco), Concerts de la Croix Rouge (Ginevra), Gessler Hall (Vancouver), Glenn Gould Studio (Toronto), River Concert Series (Washington), Società del Quartetto Milano, Festival Musica no Museo (Rio de Janeiro), Auditorium della Conciliazione (Roma), Festival de Carthage (Tunisi), Quintai Hall (Cina), ecc. E’ stata solista con numerose orchestre in tutto il mondo anche in importanti trasmissioni radio-televisive (per es. il Concerto di Natale trasmesso in mondovisione dalla RAI dove si è esibita accompagnata dall’Orchestra Giovanile Italiana).
Vanno ricordati anche i seguenti progetti:– Nel 2014 ha registrato e presentato in prima esecuzione di “Kojiki” un concerto per arpa e orchestra d’archi composto da Manuel De Sica con la Filarmonica Toscanini (edito da Brilliant Classics). Nel 2018 ha presentato “Magica y Misteriosa”, un concerto dedicatole da Claudia Montero. Registrato con la City of Prague Philharmonic Orchestra, l’album ha ottenuto il Latin Grammy nel 2018, categoria “Best Classical Album”.
Il suo arrangiamento delle “Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi (in cui l’arpa sostituisce il violino solista), eseguito varie volte in Europa e Canada con notevole successo, è stato recentemente pubblicato in disco. Nella musica contemporanea Floraleda, accanto alle decine di brani solistici e cameristici che le sono stati dedicati,  ha eseguito anche le prime dei concerti per arpa e orchestra “Slovo O” di Peter Machjdik (2013) e “Loreley Impressionen” di Howard Blake (2021). Dal 2015 intraprende un nuovo percorso più personale nel fare musica, componendo propri brani e applicando live electronics, looper ed effetti all’arpa, per sviluppare un suono estremamente personale e una nuova identità artistica. Il suo primo progetto in questa direzione, “Darklight” (2017) ottiene unanimi consensi ed entra nelle classifiche classiche di vari paesi del mondo, portandola in tour in Australia, Spagna, Cina e Nord America. I suoi ultimi progetti discografici hanno ottenuto grande apprezzamento confermandola come una tra le arpiste con il maggior numero di ascoltatori ricorrenti che le permettono di superare il milione streaming all’anno. Floraleda ha composto musica per il teatro e il cinema. Tra i vari progetti va ricordato “Donna non rieducabile” (con Ottavia Piccolo). Lo spettacolo ha superato le 190 repliche (dal Parlamento Europeo di Buxelles ai principali teatri italiani) ed è stato trasformato da RAI 2 in un film, presentato alla 66° Biennale del Cinema di Venezia e commercializzato in DVD da PromoMusic. A 21 anni ha ottenuto il premio Harpa Award (Praga, 1999) per il suo libro su Elias Parish Alvars (Odilia Publishing), autore romantico per cui è tutt’oggi considerata l’esperto di riferimento. I suoi articoli sono apparsi in tutto il mondo su testate giornalistiche specializzate (American Harp Journal, Harpa, World Harp Congress Review) contribuendo alla riscoperta di vari autori. È al conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia e ha tenuto masterclass in importanti istituzioni in Europa, Stati Uniti e Giappone. Spesso è membro di giuria in varie competizioni internazionali (Rovere D’oro, Music and Stars Award, Opus Artis Paris, ecc.). Nata a Como, ha deciso di suonare l’arpa ispirata dai dischi di Annie Challan. Ha studiato al Conservatorio di Como e si è perfezionata in Germania, Stati Uniti e Canada con Alice Giles, Alice Chalifoux e Judy Loman.