Tra terra e mare:“Gli impatti dell’uomo su mari e oceani” aprono il ciclo di archeologia subacquea dell’estate di Arte e Storia

Riceviamo e pubblichiamo

Il mare e gli oceani subiscono l’impatto delle attività umane in termini d’inquinamento diretto o degli effetti causati dal cambiamento climatico. Ad approfondire questo tema molto complesso, diventato oggi centrale nell’opinione pubblica, sarà il direttore dell’Istituto di Oceanologia dell’Università degli Studi della Tuscia Marco Marcelli, nel primo incontro del ciclo di conferenze sull’archeologia subacquea “Tra terra e mare” organizzato dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (Stas), in programma il 6 luglio, alle 21,30, al parco “Palombini”, al civico 25 di via della Ripa, nel centro storico di Tarquinia. “Si partirà da un quadro generale, mettendo in evidenza come l’impronta umana sia presente nei mari e negli oceani a ogni latitudine e come sia sempre più necessario agire per proteggere gli ambienti acquatici marini – sottolineano dalla Stas -. Se si considera che il 70% della terra è ricoperto dall’acqua, si comprende perfettamente che dalla loro salute dipende quella del genere umano. Si passerà poi ad analizzare l’ambito locale con quello che accade sulla fascia costiera dell’Alto Lazio. Insieme al professor Marcelli interverrà il presidente dell’associazione AssoPaguro di Montalto di Castro, Vittorio Gradoli che parlerà degli effetti dei progetti in mare sul patrimonio archeologico sommerso e le conseguenti attività di tutela”. Il ciclo di conferenze “Tra terra e mare” ha il patrocinio del Ministero della Cultura (MiC) ed è in collaborazione con l’Asd Assopaguro di Montalto di Castro e l’Assonautica provinciale Viterbo. In caso di maltempo, le conferenze si terranno a palazzo dei Priori, nella sala Sacchetti, al civico 4 di via dell’Archetto. Per ogni informazione è possibile chiamare lo 0766/858194 o il 339/2011849, oppure scrivere a tarquiniense@gmail.com.