Riceviamo dal Comune di Tarquinia e pubblichiamo
Al Parco delle Mura, secondo e terzo appuntamento con il Festival Paesaggi dell’Arte, venerdì 30 giugno, alle ore 21.30, sarà di scena il giovane ed esplosivo sestetto occitano San Salvador. Il gruppo è un coro popolare composto da tre voci maschili e tre femminili, a dodici mani, un tamburello e altre percussioni, radicato nelle tradizioni trovadoriche della regione francese della Corrèze, tra profili granitici, brughiere e valli verdeggianti. La polifonia occitana è il loro punto di partenza, cantano insieme da quando erano bambini. Il gruppo è diventato così una continuazione di quello che fanno da sempre: reinventare le musiche tradizionali della loro terra, trasfigurandone i repertori in una magnetica, pulsante ed implacabile conflagrazione, con un potente e gioioso spirito di “possessione”, tra pianissimo e crescendo, tra esplosioni ritmiche, armonizzazioni e parti soliste. Trance e spirito punk sono termini tirati spesso in ballo per inquadrare le polifonie eterodosse ad alto tasso ritmico del sestetto, vitale interprete del nuovo folk proveniente dalla Francia profonda.
“Le polifonie incredibilmente intense di San Salvador evocano i contrappunti di Steve Reich così come l’energia di un concerto rock.” (Liberation)
Secondo appuntamento del weekend, sabato 1° luglio, alle ore 19.00, vedrà il ritorno in città di Stefano Saletti e Barbara Eramo. Attivi da anni sulla scena italiana ed internazionale nell’ambito della musica world, etnica e della canzone popolare, il polistrumentista e la cantante tarantina continuano la loro esplorazione tra le musiche e le lingue del Mediterraneo. In questo concerto saranno anche affiancati da un ospite: Eugenio Saletti. Una peculiarità del loro lavoro è di far emergere le connessioni ed i punti di contatto delle tante tradizioni dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo: dalla tradizione popolare pugliese a quella greca, dalle melodie balcaniche a quelle arabe e sefardite, fino ad arrivare al recupero dell’antica lingua del mare, il Sabir, la lingua dei pescatori e dei marinai, che unisce fonie derivanti dall’italiano, dal francese, dallo spagnolo e dall’arabo. Dal vivo i loro brani assumono nuove sfumature, con i numerosi strumenti a corde suonati da Stefano Saletti (bouzuki, oud, chitarre) sempre tesi ad esaltare le doti vocali di Barbara Eramo, una delle voci più intense della world music italiana. In quest’occasione il concerto si arricchirà dei suoni della fisarmonica e del basso acustico interpretati da Eugenio Saletti.
San Salvador
Gabriel Durif – voce, tamburello
Eva Durif – voce
Thibault Chaumeil – voce, percussione
Marion Lherbeil – voce, percussione
Laure Nonique Desvergnes – voce
Sylvestre Nonique Desvergnes – voce, percussione
Stefano Saletti e Barbara Eramo
con Eugenio Saletti
Stefano Saletti: voce, bouzouki, oud, chitarre, percussioni
Barbara Eramo: voce, ukulele
Eugenio Saletti: fisarmonica, basso acustico, voce