Riceviamo e pubblichiamo
Ancora riconoscimenti per l’allevamento di bovini maremmani, in regime biologico, dell’Università Agraria di Tarquinia. Alla Mostra Nazionale tenutasi a Castel di Guido, premi e onori per i capi della Roccaccia, oramai al top, per linee di sangue e struttura.
“Una grande soddisfazione – commenta l’assessore al centro aziendale Renzo Bonelli – premiati gli sforzi e il lavoro degli ultimi anni e la professionalità del nostro staff. Siamo una realtà importante, dispiace che ragioni di bilancio ci spingano verso il ridimensionamento. La maremmana è una biodiversità strategica. Senza aiuti appare difficile la sua valorizzazione. Problemi generali, emersi anche durante la mostra nazionale del bovino maremmano”.
“Peraltro la situazione è altrettanto grave per il mondo degli equini. – continua Bonelli – Il patrimonio genetico e i migliori stalloni sono gestiti dalla Regione Toscana, il mancato pagamento da parte della Regione Lazio di quanto promesso e dovuto, pone in contrasto le due realtà a scapito delle stazioni di monta pubblica, vessate dalla Regione Toscana e costrette a restituire i migliori esemplari da riproduzione. Quella dell’Università Agraria rimarrà aperta grazie allo sforzo dell’amministrazione dell’Ente ed a un accordo commerciale con un privato”.
“Allevamento è un comparto in difficoltà – conclude Bonelli – simili vicende di guerre tra governi regionali per pochi migliaia di Euro non aiutano, davanti a tanti sprechi denunciati si perdono occasioni concrete. Paghiamo il ritardo della Regione Lazio sia dal punto di vista della crescita del comparto genetico, sia di quello economico. La maremmana è sempre più patrimonio della Regione Toscana e l’atteggiamento romano-centrico della Regione Lazio di certo non aiuta”.