Riceviamo e pubblichiamo
Si terrà dal 19 al 21 maggio 2023, nell’ambito della DMO (Destination Management Organization) “Expo Tuscia”, organizzata dal CAT Centro Assistenza Tecnica di Viterbo, l’edizione di Visituscia, la Borsa del Turismo e dell’Enogastronomia della Tuscia viterbese.
L’iniziativa promozionale si terrà nel Viterbese in forma itinerante e avrà come tema, oltre la gastronomia locale, il “Turismo di ritorno: alla scoperta delle Origini”. Sarà proprio questo il tema di questa edizione. Un programma itinerante che vede protagonisti i comuni e le imprese del territorio localizzati anche lungo la direttrice della Via Francigena. L’obiettivo è quello di presentare le eccellenze viterbesi con il coinvolgimento interessato delle aziende, per far conoscere quanto di buono il territorio possa offrire, non solo dal punto di vista dell’ospitalità ricettiva ma anche enogastronomico, culturale, ambientale, termale e religioso.
Un appuntamento di promo commercializzazione, dunque, per Operatori turistici, Tour Operator, Agenti di Viaggio, Startup, Blogger e Giornalisti della stampa specializzata dei settori turistico ed enogastronomico. Il progetto della DMO “Expo Tuscia”, ammesso e finanziato dalla Regione Lazio, si sostanzierà su più fronti generando una vetrina ricca di contenuti da portare alla ribalta di un vasto pubblico anche grazie all’ausilio delle nuove tecnologie che consentiranno di ridurre le distanze e generare forti interessi.
“Per rispondere a questa esigenza – dichiara Vincenzo Peparello presidente della DMO “Expo Tuscia” – nel corso della manifestazione, sabato 20 maggio presso il Museo del Vino in Castiglione in Teverina, si terrà una degustazione online con i sindaci dei comuni della provincia di Viterbo, unitamente ai giornalisti e alla comunità dei nostri connazionali di Argentina, Uruguay e Brasile e per presentare in diretta la vasta gamma di prodotti agroalimentari del territorio non escluse alcune ricette di piatti tipici, ormai retaggio di una memoria passata (Menù delle Origini). Avremo inoltre modo di vivere un momento di degustazione di alcuni vini della Tuscia, considerato che questo alimento è stato da sempre il demiurgo dell’accoglienza e della convivialità, animando le tavole di chi era in procinto di partire e di chi tornava. Questo collegamento con le associazioni di italiani nel mondo – conclude Peparello – vuole essere l’avvio di un ponte comunicativo e comunitario, nella prospettiva dell’accoglienza per il prossimo Giubileo”.