Riceviamo dal Comune di Vitorchiano e pubblichiamo
Nel corso del ventesimo consiglio comunale di Vitorchiano, svoltosi il 4 maggio 2023, sono state nuovamente fornite (così come nelle sedute del 22 aprile e 27 maggio 2022 e 6 e 13 aprile 2023) tutte le informazioni sul funzionamento del servizio idrico, oggi purtroppo trasferito al gestore unico Talete in seguito al commissariamento voluto dal Ministero della Transizione ecologica e dalla Regione Lazio. In particolare si è riferito sull’ultima bollettazione di competenza del Comune, relativa ai costi reali sostenuti e ai consumi registrati nel 2022.
Durante il consiglio, moderato dal presidente Giuseppe Santini, si è ripercorso l’iter amministrativo e tecnico del Sistema idrico integrato (SII) dal 2011 a oggi, per comprendere nel dettaglio le fasi che hanno interessato la qualità del servizio, il suo costo e la successiva fase di bollettazione con cui tale costo deve essere, per legge, interamente coperto. Alla seduta hanno partecipato anche i responsabili dell’ufficio tributi e dell’ufficio tecnico, ringraziati dall’amministrazione per l’utilità delle informazioni fornite, a garanzia di tutti.
È stato in primis ricordato che le tariffe, rimodulate per legge, sono relative ai consumi del 2022 e coprono il solo costo effettivo e complessivo del servizio. Tali fatture sono le ultime emesse dal Comune e sono definite a “conguaglio” soltanto perché emesse nell’anno successivo al reale svolgimento del servizio e a saldo dello stesso. L’amministrazione ha ricordato infatti che a marzo 2021, in ottemperanza a precise norme nazionali che impongono l’obbligo di procedere alla convergenza tariffaria come chiarito da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), è stato avviato il processo di rimodulazione e adeguamento delle tariffe, che ha dovuto necessariamente tenere conto di nuove linee guida e modalità di calcolo.
Questo processo è stato poi attuato a marzo 2022 e si è reso necessario per poter coprire i reali costi del servizio nel suo insieme, inclusi sia i costi energetici sia quelli aggiornati per la depurazione delle acque reflue (in seguito alla riattivazione dei depuratori, i cui lavori sono iniziati nel 2019 dopo che erano stati lasciati spenti oltre 10 anni fa). Tra i costi, ovviamente, anche la manutenzione, sempre più onerosa, dei sistemi di dearsenificazione (attivati dall’amministrazione Olivieri negli anni 2011-2013), la necessità di eseguire interventi continui sulle reti vetuste per mantenerle in efficienza e di eseguire investimenti per nuove fonti di adduzione. Inoltre, novità rispetto al passato, sono entrati in gioco particolari oneri di perequazione, sempre deliberati da ARERA, tra cui i contributi di mutualità del servizio con i fondi destinati alle comunità colpite da eventi sismici, nonché i contributi di mutualità del servizio con i fondi destinati a sostenere le utenze beneficiarie dei fondi di sostegno governativo (bonus sociale idrico).
Quindi è stato chiarito che le bollette non sono il frutto di scelte arbitrarie ma, come nel caso della TARI, sono soltanto la ripartizione, secondo schemi precostituiti tra le diverse tipologie di utenze, del reale costo sostenuto dal gestore per l’erogazione del servizio. È stato quindi ribadito il buon lavoro degli uffici: le bollette rielaborate risultano infatti statisticamente poco rilevanti (solo 120 rettifiche, circa il 3% del totale, in linea con i dati storici degli scorsi anni.
Il percorso di adeguamento tariffario era nato anche con lo scopo di poter dimostrare la completa autonomia del servizio idrico comunale di Vitorchiano: infatti fu definito e concluso dagli uffici ben prima di conoscere le successive, dolorose e inattese decisioni della Regione di commissariare il servizio idrico di Vitorchiano e degli altri comuni della provincia per imporre il trasferimento a Talete, come poi avvenuto. Certamente, se l’amministrazione fosse già stata a conoscenza di tale esito, avrebbe mantenuto la storica impostazione tariffaria, lasciando la responsabilità dell’adeguamento al commissario e al nuovo gestore.
Sempre in consiglio comunale sono stati infine menzionati alcuni momenti di discussione nonché gli strumenti di diffusione utilizzati per dare, fin da marzo 2022, totale trasparenza al percorso di convergenza tariffaria: consigli comunali del 22 aprile e 27 maggio 2022, dove il tema è stato ben illustrato ai consiglieri di minoranza; avviso-notizia, ancora consultabile, pubblicato sul sito web del Comune il 7 marzo 2022; comunicato stampa del 18 marzo 2022; post pubblicati sulle piattaforme social il 7 marzo 2022 e 18 marzo 2022; gazebo in piazza e nei quartieri durante l’estate 2022. Gli atti deliberati, come ribadito, sono imposti per legge, così come previsto dalla delibera n. 580/2019 di ARERA, sono stati chiariti e sollecitati anche negli atti di orientamento dell’EGATO 1 Lazio Nord.