Riceviamo dall’UDC di Tarquinia e pubblichiamo
“Non si può essere fieri di questa fiera che non era una fiera e tantomeno ha dimostrato di essere la Mostra Mercato delle Macchine Agricole. Un flop senza precedenti, pochi visitatori e ancor meno espositori assenti soprattutto quelli di settore. Eventi deserti e convegni annullati. Falle organizzative imbarazzanti, considerato anche il ridotto numero di presenze. Più che una ripartenza un passo nel vuoto. Deficit di competenza organizzativa imperdonabile se parametrato al budget stanziato (soldi comunali): parliamo di cifre importanti!
Siamo ansiosi di conoscere il bilancio conclusivo della manifestazione, pochi stand e poche presenze significa poche entrate e i costi fissi generano un passivo che dovrà ripianare il Comune. Tarquinia merita di più e di meglio, non si è competenti per voto, ma per capacità e qui l’amministrazione ha fallito miseramente.
Noi proponiamo tre punti da discutere con la città e che saranno la base della nostra proposta alternativa rispetto all’arroganza tuttologa di questo Sindaco e della sua Giunta:
- Istituzione di un’entità autonoma e indipendente che gestisca gli eventi fieristici della Città, in maniera professionale e competente.
- Uno spazio fieristico allo scopo realizzato, il Lido continua a mostrare criticità e sono danneggiate le stesse attività commerciali presenti soprattutto nel mese di maggio.
- Ripristinare la Fiera nel centro storico di Tarquinia in data diversa dalla data di svolgimento della Mostra Mercato Macchine Agricole.
Eventi che fanno parte della tradizione e della storia della Città, e che in questi ultimi due anni l’amministrazione ha contribuito ad affondare, noi ci proponiamo fin da ora di ricostruire. Investimenti come quello di quest’anno sono cospicui e soprattutto pubblici, non possono essere utili solo per una valanga di selfie autocelebrativi di politici di ogni livello con fascia o senza appollaiati intorno al nastro da tagliare. Indossare una fascia è cosa seria, per questo Presidente Tosoni e amministratori tutti, considerando che a Suo dire l’U.A. di Tarquinia è un Ente ad oggi privato, non capiamo il senso della stessa e la presenza del simbolo della Repubblica Italiana.
Non possiamo accettare un utilizzo improprio dei valori istituzionali, per questo chiediamo pubblicamente le Vostre scuse alla cittadinanza. Avete messo in campo la fiera degli errori e la mostra dell’improvvisazione, ora fate un passo indietro e la Città ne farà due avanti”.