Riceviamo dall’Università Agraria e pubblichiamo
Presenze oltre ogni aspettativa la Festa della Merca di Tarquinia, tornata in pompa magna dopo lo stop del periodo pandemico con la regia del Consigliere dell’Università Agraria Andrea Ortenzi. Con un numero enorme di visitatori, secondo le prime stime ben oltre i 7.000, la festa di primavera tradizionale del viterbese si è confermata tra le più amate e sentite dell’Alto Lazio.
Ortenzi stesso ha commentato: “L’emozione e l’adrenalina sono ancora a mille. Abbiamo avuto un afflusso enorme di persone, ed ha funzionato davvero tutto. Sono stati mesi di duro lavoro assieme al mio insostituibile compagno di viaggio Fabio Gagni, sempre supportati dal Presidente Alberto Tosoni e dal Vicepresidente Alessandro Sacripanti. Un evento che peserà poco o niente sulle casse del nostro Ente, e questo grazie alle numerose aziende del territorio che hanno fatto da sponsor, al lavoro gratuito di volontari ed associazioni, al supporto in primis del Comune di Tarquinia, ma anche alla collaborazione della Provincia. Tutto il territorio insieme per un obiettvo, raggiunto alla stragrande”.
Il Consigliere Fabio Gagni ha aggiunto: “Una vittoria della nostra intera comunità. Tutte le iniziative (bimbi in bici, Etruscan Walk Kids, esposizione canina, caccia al tartufo, gara di tiro al piattello, momenti aggregativi nella fattoria sociale, ecc…) hanno registrato il massimo della capienza; tutti gli spettacoli equestri e le gare hanno visto frotte di persone attorno alla recinzione, senza lasciare nemmeno un posto libero; tutti i momenti di intrattenimento sono stati molto seguiti, dalla commedia in stile bischerino alla sfilata di moda, dalle dimostrazioni di falconeria ai concerti musicali. Gli stand espositivi, selezionati per la qualità, non erano il solito “visto e rivisto” e sono stati molto apprezzati, così come l’offerta gastronomica, che è stata davvero molto ampia e varia, adatta a tutti i gusti”.
L’Università Agraria nei prossimi giorni illustrerà nel dettaglio le aziende e le associazioni che sono state colonna fondamentale di questa grande festa. Il ringraziamento maggiore, però, va’ alla comunità locale, che ha creduto in questa grande celebrazione di natura, animali e tradizione, confermando la grandezza di Tarquinia e le sue potenzialità.