di Fabrizio Ercolani
Ospedale di Tarquinia: quale futuro? È stato questo l’argomento del consiglio comunale richiesto dalla minoranza al quale ha partecipato anche il Direttore Generale della Asl Viterbo dott.ssa Antonella Proietti.
La volontà che è emersa dalle parole del direttore è quella di un potenziamento dell’ospedale di Tarquinia e non di un suo lento smantellamento. Il problema principale, a livello locale come a livello nazionale, è quello del reperimento dei medici. Presente in sala anche un piccolo gruppo del comitato “Insieme per l’ospedale”.
Ad aprire gli interventi il consigliere Catini (Tarquinia 2024) che ha sottolineato come la battaglia per l’ospedale debba essere “la battaglia di tutti i cittadini e non la rincorsa di qualcuno”. Celli (PD) ha ribadito la preoccupazione dei cittadini e le criticità presenti: “Se c’è la volontà, le difficoltà si superano è solo questione di tempo”.
Ha preso poi la parola la dott.ssa Antonella Proietti che sin da subito ha voluto rimarcare come “il confronto con i cittadini è fondamentale. La volontà dell’azienda è quella di mantenere l’ospedale di Tarquinia e se possibile potenziarlo”. A testimonianza di ciò il direttore generale ha elencato una serie di investimenti a partire dal nuovo pronto soccorso e dalle nuove sale operatorie, l’adeguamento antincendio e la realizzazione della casa di comunità “parte fondamentale per il funzionamento dell’ospedale.
Focus su ortopedia: “Ci sono grandi difficoltà nel reperimento di personale medico. Abbiamo già la disponibilità di altri 7-8 ortopedici che entreranno in servizio tra settembre e novembre, non appena completato il percorso di studi”. Per radiologia: “Ora siamo in difficoltà, stiamo accedendo alla graduatoria del Sant’Andrea”. Anche per cardiologia si è in attesa dello scorrimento della graduatoria di Latina”. Per le liste di attesa: “L’indice dei tempi di attesa della nostra Asl è migliore della media regionale”. Tante le domande dei consiglieri a cui il dirigente ha puntualmente risposto. In chiusura il Sindaco Giulivi. “Forse l’unica cosa che metti tutti d’accordo in questo consiglio è la difesa dell’ospedale. La preoccupazione dei cittadini deriva dalla carenza di organico dei medici. Se avessi avvertito i segnali di una chiusura sarei sceso in piazza davanti a tutti”.