Riceviamo e pubblichiamo
Sarà inaugurata a Tarquinia, nel suggestivo auditorium San Pancrazio, al civico 15 di via delle Torri, martedì 28 marzo alle 18, la mostra documentaria intitolata “La storia dell’Aeronautica Militare – In volo verso il futuro” che celebra il centenario dell’Aeronautica Militare e ricorda l’importante contributo dato dagli aviatori di Tarquinia. L’esposizione, organizzata dall’Associazione Arma Aeronautica “Tenente Pilota (Croce di Guerra Valore Militare) Vincenzo Ferri Sezione Tarquinia – Tuscania” con il patrocinio e la sponsorizzazione della Società Tarquiniense d’Arte e Storia (STAS), rappresenta un evento significativo per rievocare la storia dell’Aeronautica Militare e degli aviatori della città etrusca. La mostra comprende testimonianze dell’epoca, video, documenti, oggetti che illustrano la storia della Regia Aeronautica, che si compone di varie sezioni: “La Regia Aeronautica”, “La Regia Aeronautica tra primati e transvolate”, “La Regia Aeronautica nella II Guerra Mondiale” e “L’Aeronautica Militare”. Il percorso espositivo converge nella storia locale con le tematiche: “L’Aeroporto di Tarquinia” e “Gli aviatori di Tarquinia”.
“L’esposizione, che accoglie documenti provenienti da collezioni di privati, intende illustrare la storia dell’Arma Azzurra e commemorarne sia il centenario della nascita, sia presentare estratti di vita dei suoi stessi combattenti – dichiarano i promotori – L’aeroporto di Tarquinia è stato un sito fondamentale nella storia della Regia Aeronautica perché ha ospitato la prima Scuola di Paracadutismo e ha visto la costituzione, nel luglio 1940, del primo Battaglione Paracadutisti d’Italia”. Oltre a Vincenzo Ferri, cui è intitolata la sezione dell’Associazione Arma Aeronautica Tarquinia – Tuscania, altri piloti tarquiniesi sono stati Federico Aielli, Aldo Amantini, Antonello Antonelli, Carlo Montatore Bizzarri, Lamberto Montatore Della Porta, Armando Elisei, Vincenzo Ferri, Amilcare Lazzari, sergente Ferdinando Giordano, Giuseppe Tassoni, Francesco Tosoni, Tommaso Valeriani, Livio Bizzarri, Alido Colotti, Berardino Giusti, Aldo Colotti, Renato Fortunati, Giuseppe Torrioni, Ovidio Biagiola, Sebastiano Maccarone, Mario Torrioni, Giovanni Rossanese, Benedetto Giulio Dinelli Benedetto.
“La mostra è arricchita da una parte multimediale, che presenta i video dell’epoca a documentare la storia della Regia Aeronautica, l’evoluzione dei velivoli e delle tecniche di volo sino al presente oltre a una sessione dedicata alle donne pilota di aerei – proseguono -, dai volti di giovani avieri, dai prototipi di aereo e dalle fotografie dei paracadutisti immortalati, durante le esercitazioni, presso la torre dell’Aeroporto Americo Sostegni (collezione privata Roberto Gazzillo). Sono previste, poi, due sezioni dedicate a Italo Balbo e a Gabriele D’annunzio (collezione privata S. C.). Tra la documentazione, ci sono anche scritti, missive, medaglie, resti dell’aereo con cui Vincenzo Ferri ha effettuato l’ultimo volo, fotografie, equipaggiamenti, documenti amministrativi e immagini di aerei che hanno fatto la storia dell’Arma Azzurra”. La mostra, che ha anche il patrocinio del Comune di Tarquinia e dell’Università Agraria di Tarquinia, sarà aperta al pubblico fino al 31 marzo dalle 16,30 alle 19,30. Per le scuole la mattina, tra le 9,30 e le 12,30, sono possibili visite guidate su prenotazione tramite Whatsapp al numero 347 8125269.
“Vogliamo vivamente ringraziare – concludono i promotori – la Società Tarquiniense d’Arte e Storia; il Camping Village Tuscia Tirrenica; l’Associazione Arma Aeronautica Sezione di Viterbo; il presidente dell’AEOPC Alessandro Sacripanti; il Circolo Filatelico Numismatico Tarquiniense, che per la mostra esporrà materiale sulla Madonna di Loreto, patrona degli avieri; il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM) Tuscia; Agostino Burla, Roberto Gazzillo, il signor Bozzella, i tanti soci e cittadini che hanno permesso di realizzare questo evento”. A corollario della mostra saranno esposti i prototipi di aereo storici ricostruiti dal maresciallo Carlo Boseggia.