Non c’è cosa più bella che giocare all’aria aperta con i propri amici. Certo la tecnologia, oggi, ci aiuta tanto nelle nostre attività quotidiane e tanto è importante anche nella parte delle nostre giornate dedicate allo svago e al divertimento. Ma incontrarsi con gli amici, organizzarsi per iniziare un gioco è tutta un’altra storia, fatta di divertimento e spasso. L’Italia, si sa, è terra di gente appassionata che ricerca sempre la spensieratezza attraverso la creatività. A volte però basta davvero poco per divertirsi e competere con i propri amici. È il caso del “Ruzzolone”, un gioco tipico del viterbese nel quale servono pochissimi ingredienti per dare vita a gare indimenticabili.
Cos’è il Ruzzolone e come si gioca
L’origine di questo gioco è antichissima e risale addirittura intorno al XV secolo e nel corso dei secoli ha passato la trasformazione del suo nome in diverse forme: ruzzolone, ruzzola, ruzza, rutula, cascio e forma. Sì, come la forma di formaggio, e non è un caso. Per giocare a questo gioco basta un elemento a forma di ruota e una strada ripida, non importa se di campagna, di città, di terra o altro. L’importante è che sia in pendenza. Lo scopo del gioco, infatti, è quello di lanciare questo disco, questa ruota, il più lontano possibile e farlo lungo una discesa è certamente più divertente. Secondo i racconti, i primi esempi di questo gioco si attribuiscono ai pastori della zona, che nei loro momenti di pausa durante il pascolo utilizzavano appunto le forme di formaggio per giocare, facendole ruzzolare, per l’appunto, lungo i pendii delle colline. Nel corso del tempo lo strumento principale del gioco ha avuto dei mutamenti, fino a costruire un apposito disco di legno che però rispettava forma e peso della forma di formaggio. Oggi dunque le partite di Ruzzolone avvengono attraverso il lancio di questo disco di legno a partire da un punto predeterminato e in due tipi di gare. O lanciando l’oggetto semplicemente il più lontano possibile oppure collocando dei bersagli, delle porte, sul fondo del percorso. Un gioco che, data la sua semplicità e il divertimento, è stato portato avanti dalla tradizione fino a oggi, talvolta celebrato attraverso una competizione nazionale. Una gara presa molto sul serio dai partecipanti.
E oggi?
Come si diceva il mondo del gioco, e anche questo del Ruzzolone, è cambiato tanto nel tempo e oggi la tecnologia si è inserita anche in questo ambito per dare opportunità diverse agli utenti. Una disponibilità che però va a scapito della tradizione e della cultura dei territori. L’avanzata dell’intrattenimento in formato digitale, infatti, ha letteralmente limitato tutti i giochi tipici dei territori, giochi ormai ‘celebrati’ solo in qualche festa locale che ricorda le tradizioni di un tempo. Lo svago corre via smartphone o via pc grazie a infinite chat che tengono i giovanissimi incollati al display. Basta consultare una lista casino online AAMS o aprire la sezione ‘giochi’ di uno store come Play Store di Google o l’App Store di Apple per scoprire quanto sia importante l’offerta di videogame e software vari pensati per il tempo libero e come sia estesa e diversificata l’offerta commerciale. I tempi sono cambiati e il Ruzzolone inevitabilmente si ritrova a cedere il passo all’intrattenimento ‘mainstream’ fatto di giochi di carte, FIFA, slot e tante altre tipologie di games. A Viterbo ma non solo.