Riceviamo e pubblichiamo
“Il marchio collettivo Tuscia Viterbese Socialgreen è una conquista per le cooperative sociali e per tutte le realtà imprenditoriali che hanno accettato la sfida dell’inclusione lavorativa dei soggetti svantaggiati e fragili. Il fatto che sia la Camera di Commercio di Rieti-Viterbo, che ringraziamo, a riconoscere il marchio alle imprese che rispettano criteri prestabiliti, dà estremo valore all’iniziativa”: così Andrea Spigoni, presidente della cooperativa sociale Alicenova, commenta l’approvazione del disciplinare d’uso del marchio collettivo per i prodotti di agricoltura sociale.
La Camera di Commercio ha realizzato il disciplinare grazie a un’idea di Alicenova, capofila di un’ATS che raggruppa 18 realtà all’interno del progetto “Innesta”, finanziato dalla Regione Lazio. “Si tratta di un’importante azione di marketing territoriale per la tutela, promozione e valorizzazione della Tuscia e per l’inclusione e la tutela dei diritti dei lavoratori – prosegue Spigoni – Il marchio sarà utile a tutte le aziende agricole sociali e le aiuterà nel rapporto con il consumatore, all’insegna di valori inclusivi e condivisi. Se ci sarà una campagna di comunicazione all’altezza, costituirà una garanzia ulteriore per chi acquista prodotti locali”.
Alicenova, con il suo spin-off Fattorie Solidali, si conferma protagonista nei settori dell’agricoltura sociale e del turismo per la provincia di Viterbo. Nelle sue attività inserisce “persone ufficialmente riconosciute come svantaggiate ma anche soggetti fragili – conclude il presidente di Alicenova – tra cui migranti e donne e uomini oltre i 45-50 anni che hanno perso il lavoro ed è difficile ricollocare, offrendo loro la possibilità di costruirsi un futuro. Questi prodotti non sono solo frutto del lavoro agricolo biologico, ma anche dell’inserimento lavorativo delle persone. Il marchio Tuscia Viterbese Socialgreen aiuterà a fare in modo che tutto ciò non resti anonimo”.