Riceviamo dai Consiglieri Comunali di Tarquinia Manuel Catini e Arianna Centini e pubblichiamo
Una mozione da inserire come ordine del giorno nel prossimo Consiglio Comunale per tornare ad istituire uffici separati di stato civile per la celebrazione di matrimoni con rito civile fuori dalla sede comunale.
Chiediamo al Consiglio Comunale di impegnare il Sindaco e la Giunta affinché venga ripristinato questo servizio e bandire subito un avviso pubblico per verificare la disponibilità di proprietari o di coloro che possono legittimamente disporre di siti di rilevanza storica, culturale, artistica, ambientale o turistica, quali immobili di pregio, alberghi, agriturismi, ristoranti e in generale strutture turistico-ricettive presenti nel territorio comunale, di concedere al Comune in comodato gratuito, in uso esclusivo, un locale e/o eventuale pertinenza, da utilizzare per lo svolgimento della sola funzione di celebrazione di matrimoni civili.
L’obiettivo è quello di offrire ai cittadini residenti e a tutti coloro che intendano celebrare il proprio matrimonio nel territorio di Tarquinia, l’opportunità di usufruire di sedi separate, contribuendo così a una maggiore conoscenza del patrimonio naturalistico, culturale e storico locale, con ricadute positive sull’economia della zona.
Con delibera di giunta n.69 del 20-04-2017 l’amministrazione comunale all’epoca in carica, con voto unanime dei presenti, approvava un’indagine conoscitiva per una manifestazione di interesse dei privati per la messa a disposizione di strutture private e/o giardini e per la celebrazione dei matrimoni con rito civile.
Successivamente con altrettanta delibera di giunta n.40 del 20-03-2018 l’amministrazione comunale, sempre con voto unanime e sentite le richieste dei cittadini, istituiva altre tre sedi di uffici separati dello stato Civile, da ubicare uno al Lido di Tarquinia, uno in Località Marina Velka/Voltone/Pian di Spille e l’altro in Località Spinicci, nell’ottica di promuovere e valorizzare il territorio, in particolare il litorale di Tarquinia, del quale si vogliono esaltare le potenzialità e caratteristiche.
L’attuale amministrazione Giulivi nel 2020 ha voluto dismettere questo importante e bellissimo servizio. Noi riteniamo che invece fosse un volano per incentivare l’economia del nostro territorio, soprattutto in questa fase post pandemica e di ripresa a pieno regime della celebrazione dei matrimoni che purtroppo hanno dovuto subire un grave blocco dovuto alle ristrettezze imposte dal Covid. Ci auguriamo che la nostra proposta venga attenzionata e valutata da tutti i consiglieri comunali con l’auspicio che possa trovare ampio consenso per la sua approvazione.