Una mozione sulla ZTL bocciata senza nemmeno troppa discussione, qualche battibecco su Talete, e programma biennale per l’acquisto di servizi e forniture e – forse l’unica vera notizia della seduta – la conferma della freddezza dei tre consiglieri “dissidenti” di maggioranza (Amato, Ricci e Ziccardi), usciti al momento del voto proprio sul documento dell’opposizione sulla ZTL.
Il consiglio di fine anno al Comune di Tarquinia si dimostra meno scoppiettante di quanto, forse, si pensasse alla vigilia, e pur mettendo in mostra il momento non certo sereno dell’amministrazione Giulivi, si chiude in tre ore con l’approvazione del bilancio.
Nel piano triennale delle opere pubbliche inserita la messa in sicurezza di infrastrutture stradali con i proventi del codice della strada e la creazione di un parco urbano che unisca la zona della necropoli all’area denominata Madonna del Pianto. L’opposizione chiede lumi sulla zona artigianale e sul bando rifiuti. Sul primo punto in conclusione l’iter di esproprio ed in fase di completamento le integrazioni richieste, a metà gennaio il via ai lavori. Sul bando rifiuti, la commissione sta valutando le dieci offerte pervenute, i tempi saranno comunque brevi.
Gli scontri arrivano soprattutto su due temi. Catini (Tarquinia 2024), attacca sul programma biennale per l’acquisto di servizi e forniture: “Prevista per il servizio di notifica di verbali una spesa di 458mila euro l’anno. Una follia”.
Battibecco Celli-Giulivi su Talete. “Il consiglio ha dato mandato al Sindaco di rappresentarci in assemblea ma lui continua a non informarci come nel caso del ricorso”, apre le danze Catini. “Credo che vi abbia informato Romoli”, replica Giulivi. “Il ricorso crea più problemi che altro. La strategia è perdente”, l’attacco di Celli, cui Giulivi replica: “Sto portando avanti la delibera comunale”.