Riceviamo e pubblichiamo
“Festeggeremo la liberazione solo quando manderemo a lavorare gli amministratori di questa giunta sovietica”. Così Diletta Alessandrelli, dirigente provinciale della Giovane Italia, segretario dell’associazione Tarquinia Futura, candidata alla carica di consigliere comunale a sostegno di Alfio Meraviglia, risponde al comunicato con cui il Pd accusa il centro destra di essere stato assente alla celebrazione della festa della liberazione.
“Il 25 aprile per questa sinistra non è la celebrazione della vittoria sul fascismo, non si fa festa, non si ricorda, non si cerca la pacificazione nazionale, è una occasione per individuare un nemico, condannarlo e crocifiggerlo nel rinnovo della propria fede antifascista, una ripetizione costante di un essere anti qualcosa che non c’è più da 67 anni, come ha scritto anche Francesco Borgonovo, è una seduta spiritica per rievocare, ogni anno, uno spettro nero da combattere uniti.
Il comunicato del Partito Democratico di Tarquinia, infarcito come al solito di cattiveria, odio politico, e scherno verso l’avversario politico conferma riga dopo riga queste affermazioni.
Più attento agli abiti, alle fasce, e alla compagnia dei candidati avversari che non alla commemorazione stessa, il Partito Democratico non fa bella figura a diramare note di questo tipo, viene da sorridere a pensare che i democratici sembra abbiano riesumato le spie comuniste del KGB per scrutare e annotare ogni particolarità dell’intervento di Meraviglia alla sfilata commemorativa.
Alfio ha scelto di partecipare privatamente alla celebrazione del giorno della liberazione, insieme ad amici e familiari, lo ha fatto con la dignità e lo stile che da sempre lo contraddistingue cedendo il passo a chi, tra i sinistri e i campioni della destra che citano Ezra Pound, non ha potuto fare a meno di sgomitare in cravatta e abito della festa dietro alla banda e alla ghirlanda d’alloro”.