Riceviamo e pubblichiamo
Tra i “cinque eroi” scelti da Slow Food per celebrare l’eccellenza artigianale italiana c’è anche Marco Scolastici, titolare del caseificio di Pieve Torina.
Nell’ambito della settima edizione della “Settimana della cucina italiana nel mondo”, rassegna tematica ideata nel 2016 dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, queste cinque storie rappresentano l’impegno nella valorizzazione dei prodotti locali, senza tralasciare il rispetto per l’ambiente ed il territorio, in una visione di piena sostenibilità.
L’edizione del 2022, che si svolge dal 14 al 20 novembre e che ha come tema portante “Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del pianeta”, vede quindi protagonista anche il territorio dei Sibillini.
“La storia di questi monti – sottolineano da Slow Food – è prima di tutto quella della transumanza e le montagne conservano i segni di un’importante civiltà pastorale. Marco Scolastici ne ha seguito le orme, nonostante abbia provato a sfuggire al richiamo della tradizione di famiglia. In questi ultimi anni la presenza dei pastori in queste aree montane è notevolmente diminuita e l’allevamento della pecora Sopravissana, storicamente presente sui pascoli dei Sibillini, è stato abbandonato in favore di razze più produttive. Con gli altri produttori del Presidio, Marco ha rinnovato l’allevamento di questa razza, iniziando a produrre non solo formaggi a latte crudo, ma lavorando anche le lane, diventate in passato ormai solo uno scarto. Qualità e sostenibilità, votati ad alimentare un’efficace economia circolare locale, sono alla base del suo lavoro che oggi rappresenta un avamposto, un simbolo di resilienza, ma anche di rinascita e di attaccamento alla terra, soprattutto dopo il terremoto che queste zone hanno dovuto affrontare nel 2016”.
“Il video realizzato da Stefano Scarafia, che ringrazio a nome di tutti i miei collaboratori – afferma Scolastici – è un sogno che vogliamo condividere con chi ha creduto nel nostro lavoro, con chi lo ha sostenuto, soprattutto nei momenti più complicati e con chi lo ha raccontato, in ogni angolo del Paese e anche oltre. Resilienza, rinascita, qualità e sostenibilità: come azienda e come cittadini dell’entroterra marchigiano continuiamo a ritrovarci dentro questa narrazione, presidiando giorno dopo giorno la nostra meravigliosa terra”.