Riceviamo e pubblichiamo
«Il bambino prodigio della politica cittadina, quando parla del sottoscritto si sciacqui bocca e penna». È ferma la replica del presidente Antonelli alle parole del candidato a sindaco Alfio Meraviglia. «Non sono il fido scudiero di nessuno, rispetto il mio partito, do il mio contributo e non lo uso per far carriera come altri, magari cambiandolo a seconda dei vantaggi personali. – prosegue – Non sono un figlio di papà. Vengo da una famiglia umile e onesta. Quello che sono lo devo ai miei sacrifici, non ho avuto scorciatoie nella vita come in politica, a differenza di altri. La falsità non è nel mio DNA, quanto a bugie altri si guardino dentro casa. La tradizione parla da sola. Il salvatore di Tarquinia disceso da Bruxelles ha finito gli argomenti. Non gli rimane che fare ironia sul mio aspetto fisico e sul mio peso elettorale che, penso, di aver già dimostrato in almeno un paio di occasioni. Quanto al suo aspettiamo verifiche. Capisco il suo nervosismo, sa che perderà, sa che è stato tradito dai partiti che lo sostengono, sa di aver sbagliato i tempi, ma nulla lo autorizza a giudizi personali sugli altri. Ho scelto in questa campagna elettorale un profilo basso, non sono mai intervenuto direttamente, ma se il giovane Meraviglia non ha di meglio da dire che citare il sottoscritto sono costretto a replicare. Apparteniamo alla stessa generazione e mi dispiace vedere un giovane usare i vecchi metodi della propaganda e toni da rissa. Non faccia la vittima i suoi scivoloni dimostrano che non basta andare a scuola. Si deve anche studiare se si vuole essere pronti per amministrare. Faccia la sua campagna elettorale sereno, senza pensare agli altri, intervenga meno e magari lo faccia in maniera intelligente, dicendo cose nuove, se è capace, senza cercare la rissa verbale, se ha cose serie da dire. In fin dei conti al massimo perderà le elezioni. Quanto ai suoi di scudieri, peraltro poco fidi, se ne guardi bene e comunque un sincero in bocca al lupo! Anche se temo che i lupi che lo circondano lo abbiano già sbranato».